Come da tradizione, arriva il periodico “Rapporto civico sulla salute”, edizione del 2024 di Cittadinanzattiva, sullo stato della sanità italiana, presentato al ministero della Salute. Una ricerca “sul campo” approfondita, minuziosa, implacabile nell’individuare le criticità, preziosa nell’indicare gli obiettivi programmatici per i decisori politici, di cui volentieri pubblichiamo uno stralcio:

Alla data prevista del 1° gennaio 2025 dare piena e totale attuazione ed esigibilità a tutti i cittadini e su tutto il territorio nazionale dei Lea 2017 e garantire d’ora in avanti, come previsto, una revisione costante e certa dei Livelli essenziali di assistenza; dotare il Paese di un nuovo Piano sanitario nazionale, assente dal lontano 2008, per ottenere, insieme a una programmazione dell’offerta sanitaria coerente con i tempi, il sostegno del Parlamento, l’impegno trasversale a un progressivo e adeguato finanziamento per la sanità con risorse commisurate alle riforme, la collaborazione delle Regioni; investire nel potenziamento delle infrastrutture digitali e di interconnessione dei dati, lavorando sulle competenze digitali tanto dei cittadini quanto dei professionisti sanitari; rilanciare politiche sul personale sanitario, co-progettando organicamente ruoli e fabbisogno di tutti i professionisti sanitari, riformando i processi di formazione, valutazione e sviluppo delle competenze, incentivando le professioni considerate meno attrattive; investire su ogni livello della prevenzione, dall’alfabetizzazione sanitaria agli stili di vita alle campagne vaccinali alla diagnosi precoce, e implementare i provvedimenti previsti, al livello nazionale e regionale, per potenziare e rendere i servizi di prevenzione vaccinale e di screening più accessibili e uniformi; garantire la piena e tempestiva attuazione delle disposizioni previste dal Decreto liste d’attesa con particolare riguardo al governo delle agende, agli aspetti di monitoraggio del dato e all’uniformità delle procedure sul territorio; accelerare l’implementazione delle Case della comunità, delle Centrali operative territoriali e degli Ospedali di comunità per garantire una migliore assistenza di prossimità nel più breve tempo possibile, ma intanto potenziare le reti dell’assistenza primaria e i servizi territoriali già presenti nelle comunità; rafforzare e incentivare il personale sanitario nei reparti di Emergenza-urgenza, riducendo le disparità regionali nell’accesso ai servizi sanitari; promuovere attraverso campagne informative un uso più consapevole dei farmaci, con particolare attenzione agli antibiotici e il sostegno all’uso dei farmaci equivalenti; garantire processi di approvazione più celeri e un accesso più rapido ed equo per i farmaci innovativi.

 

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