“Difesa collettiva del bene comune”
Il rapporto della Corte dei Conti all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2011 è impietoso: il danno erariale provocato da corruzione e malaffare nella sanità del Lazio è ingente. Un “ulteriore pericolo investe il federalismo che potrebbe aumentare la corruzione, data la vicinanza a interessi e lobbies locali che produrrebbe uno scambio di favori illeciti in danno alla comunità amministrata”. Ne abbiamo parlato con Maurzio Fiasco, sociologo della devianza e fenomeni criminali.
Professore è troppo tardi per venirne fuori?
No, se c’è un risveglio collettivo delle coscienze assopite, una ribellione alla svendita di beni inalienabili di rilievo costituzionale quali il suolo, l’ambiente, le risorse naturali, l’istruzione, la salute, di cui ci stanno privando impercettibilmente. Deve attivarsi la rivolta delle vittime del sistema: professionalità umiliate, utenti danneggiati, cittadini impotenti.
Un’accusa al potere di non poco rilievo
Ormai la selezione politica avviene alla rovescia. Non più vocazione, passione, senso civico, professionalità ma organizzazione ad personam che abbisogna di un finanziamento costante per perpetuare il proprio potere e attinge essenzialmente da appalti, gioco d’azzardo, sanità.
Quale può essere il risarcimento per i cittadini?
La riconquista, da parte loro, di una esigibilità dei diritti visti oggi come concessione discrezionale da parte di chi detiene il potere. Al debole comportamento di reclamo deve sostituirsi un nuovo modello di azione collettiva a difesa del bene comune, contro la sottrazione di denaro pubblico, contro la politica intesa come impresa privata.