Disabili/1: dalla Pisana 5,5 milioni e strada in salita
Fatta la legge, ora si passi ai fatti. Con 20 voti a favore e 8 astenuti, su 30 votanti, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il testo normativo numero 169 del 21 giugno 2019 “Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità” che con lo stanziamento di 5,5 milioni di euro per il triennio 2022-2024, dovrebbe garantire politiche di inclusione sociale e assistenza. Ampia la platea dei destinatari, soddisfatti i proponenti del testo che parlano di “passaggio storico per la Regione”, utilizzando un’espressione ormai inflazionata ma sempre efficace. Non tutti hanno manifestato uguale soddisfazione: parte dell’opposizione si è dichiarata contraria alla proposta, definendola “solo una dichiarazione d’intenti”, in quanto non sarebbero stati recepiti ulteriori emendamenti proposti, alcuni dei quali presentati dagli stessi partiti di maggioranza, come quello riguardante l’assistente familiare, il cosiddetto “caregiver”, che ha visto una riproposizione del testo, da parte del competente assessorato. La normativa, licenziata all’unanimità dalla commissione Sanità e politiche sociali, ha richiesto un confronto in numerosissime audizioni, un lungo percorso per un testo di 16 articoli, con disposizioni finalizzate al coordinamento con la legge regionale numero 11 del 10 agosto 2016 “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio”. Svariati i settori di applicazione delle norme, dalla attività informativa e di sensibilizzazione fino al lavoro e alla occupazione, passando per scuola, formazione, welfare e salute, cultura, sport e turismo, accesso all’abitare, al trasporto ed alle infrastrutture, superamento delle barriere architettoniche. In sintesi, numerosissimi campi di applicazione, che si spera possano trovare concretezza in atti formali. Scopo della legge il miglioramento della qualità di vita della persona disabile, riducendo le limitazioni e le barriere di tipo fisico, sociale e culturale, favorendo condizioni di accessibilità. Per questo è stato creata la figura del “manager della disabilità” e del centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche, oltre ad altri organismi partecipativi che dovrebbero favorire il confronto permanente e la consultazione delle associazioni di tutela delle persone disabili e la collaborazione di figure istituzionali competenti in materia.