Disabili gravi: 22 mln per agevolare gli assistenti

Sono 22 i milioni destinati alle persone che assistono i disabili, i cosiddetti “caregiver” e a quelli del Lazio, secondo i criteri di riparto tra le regioni, spettano circa 2 milioni di euro, collocandosi al secondo posto tra i beneficiati, dopo la Lombardia e prima della Campania. Il Fondo garantirà agevolazioni a chi assiste le persone con disabilità, i criteri di distribuzione sono definiti dal decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale il 14 aprile scorso. Il Fondo, istituito dalla legge di Bilancio del 2018, è stato rifinanziato due volte, nel 2021 e con la manovra del 2022. Primi destinatari saranno gli assistenti di persone con disabilità gravissima e di coloro che non hanno potuto accedere alle strutture residenziali a causa delle restrizioni anti Covid. Saranno privilegiati i programmi tendenti a evitare il ricovero dei soggetti più gravi, reinserendoli in una realtà familiare più consona alle loro condizioni. Il Fondo stanziato per il 2021 ammonta in totale a 22.801.496 euro e i soggetti con disabilità gravissima saranno individuati in base ai criteri stabiliti dal decreto del ministero del Lavoro del 26 settembre 2016. Plaude all’iniziativa l’esponente del Pd Ileana Argentin, da tempo in prima fila nella difesa dei diritti dei disabili, che sui social ha espresso la propria soddisfazione, non nascondendo accenti polemici, culminati nel suo post con un “Era ora!”. Da anni un po’ tutte le forze politiche si sono mosse per sollecitare la dotazione di risorse destinate al settore ma, anche in questo caso, la burocrazia ci ha messo lo zampino dilatando i tempi di attuazione. Tornando alle agevolazioni, le stesse saranno riservate, in via prioritaria, a coloro che percepiscono indennità di accompagnamento per coma, stato vegetativo, grave demenza o compromissione per patologie neurologiche e muscolari, oppure a chi necessiti di assistenza continuativa. Un riparto del Fondo quindi, che tutela i più fragili, anche in relazione al disagio sociale ed economico causato dalle restrizioni imposte dalla pandemia e una piccola consolazione, che viene a colmare il gap che si è invece creato per la dotazione del Fondo alle strutture semiresidenziali, per cui la Corte dei conti ha accertato un notevole ritardo. Il Lazio è tra le regioni che sono più indietro nella ripartizione di somme già riscosse dalle casse regionali, per un ammontare di 3.653.438, che a tutt’oggi restano lì mentre i centri di assistenza disabili si barcamenano tra mille disagi.

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