Specialità farmaceutiche: non solo produzione, anche la logistica vuole la sua parte. Chi non ricorda, in periodo di pandemia, il delicato trasporto del farmaco per combattere gli effetti del Covid e tutte le accortezze per mantenerlo all’adeguata temperatura? Dal 2018 PharmacomItalia, nata da un progetto di Marco Del Giudice, Fabrizio Iacobacci, Paolo Acquafondata ed Elio Vari, si propone come team di esperti e, mutuando il linguaggio della rete, promuove la gestione “end-to-end” del prodotto farmaceutico. Si propone inoltre, quale azienda leader nella formazione di professionalità del settore e non solo. Parte da questa comunità tecnica di alte professionalità la capacità di innovazione, la volontà di guardare al futuro incentivando il dialogo tra due mondi, quello della produzione e il settore della logistica, mettendo al centro la figura del paziente a cui, attraverso le “buone pratiche di distribuzione”, deve essere garantita la qualità certa e sicura del prodotto gestito e trasportato. Questo e numerosi temi, affrontati in di due giornate di studio nel corso della “Conferenza annuale dell’Associazione”, tenutasi a Roma il 4 e 5 aprile 2023 presso il Centro congressi di Palazzo Rospigliosi, incentrata in questa edizione, su “Digitalizzazione e innovazione nei processi di gestione e consegna end-to-end del bene farmaco”. In un futuro, non molto remoto, nella logistica dei farmaci appare il drone, da utilizzare per bassi carichi e distanze medie, in particolare per il trasporto di sangue e organi. PharmacomItalia in tal senso, si pone come “primo soggetto no profit, per produrre esperienza sul campo, utile a rendere più efficiente tale nuovo sistema di gestione logistica via aerea”, ha dichiarato il presidente Fabrizio Iacobacci. “L’obiettivo dichiarato del convegno è delineare gli scenari evolutivi e i futuri sviluppi dell’intera filiera produttiva e di distribuzione, in un settore economico di grande importanza per il nostro Paese”, ha spiegato il manager, aggiungendo che: “la mission di PharmacomItalia è l’integrazione della produzione farmaceutica nazionale con i fornitori di servizi logistici specializzati, per assicurare al paziente di essere curato con farmaci gestiti e trasportati con assoluta garanzia di integrità ovunque nel mondo”. Un proponimento che ha a che fare con la necessità del contenimento dei rischi nella catena logistica del farmaco, con punti critici che, per essere affrontati, necessitano di modelli congrui di analisi preventiva del rischio e di qualificazione tecnica dei fornitori coinvolti nelle fasi di processo. Non solo: c’è bisogno di linee guida e di normative ministeriali uniformi, che recepiscano direttive europee che ancora non trovano attuazione. Viene incontro, in tal senso, l’innovativo progetto con l’Ente nazionale di normazione (Uni), per lo sviluppo e pubblicazione di una “Prassi volontaria” relativa a superare i rischi di filiera “garantendo coerenza tecnica e conformità operativa, in linea con le buone pratiche di distribuzione (Gdp)” ha annunciato Iacobacci, avendo quale obiettivo la “qualità certa e sicura del prodotto gestito e trasportato”. Infine la cybersecurity, scottante questione relativa alla tracciabilità dei dati farmaceutici e alla conseguente sicurezza dei pazienti, centrale nella logistica del farmaco, che necessita di formazione continua del personale coinvolto, con l’implementazione delle politiche di sicurezza, a tutto vantaggio della salute del paziente.

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