Disturbi del comportamento alimentare, un fenomeno in preoccupante crescita, specie tra i giovani. Sono circa 3 milioni i soggetti coinvolti, il 90% sono donne e la fascia di età più rappresentata è quella di età compresa tra i 13 e i 25 anni. Il 6% ha meno di dodici anni. Anoressia e bulimia nervosa rappresentano, rispettivamente, il 42,3% e il 18,2% dei casi. Per questo il 15 marzo si celebra la Giornata del Fiocchetto Lilla, simbolo nato 30 anni fa negli Usa, a testimonianza della disperazione e isolamento che vivono le persone colpite dal disturbo ma anche della speranza di venirne fuori. Proposta in Italia nel 2012 da Stefano Tavilla, un papà che perse sua figlia Giulia di 17 anni proprio il 15 marzo di quell’anno, la Giornata della consapevolezza soltanto nel 2018 ha ricevuto i crismi dell’ufficialità con tanto di decreto istitutivo. Sono ancora molti però gli ostacoli sul cammino dell’assistenza. C’è un fondo ministeriale da 25 milioni di euro destinato alle Regioni, incredibilmente sottoutilizzato: soltanto il 59% del finanziamento è stato impegnato mentre appena il 3% delle risorse è stato usato. Questo si ripercuote sui centri di assistenza: sono soltanto 126 gli ambulatori su tutto il territorio nazionale e appena 28 le strutture di ricovero dedicate. Una riflessione, in tal senso, arriva dalle istituzioni. Per prima, a commentare evidenziando i problemi sul territorio, è il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali del Comune di Marino Sabrina Minucci. “I disturbi alimentari sono un problema purtroppo sempre più dilagante che non va sottovalutato – dichiara Minucci – è compito delle istituzioni sensibilizzare l’opinione pubblica, facendo conoscere le gravi conseguenze devastanti che queste patologie possono portare, non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico”. L’impegno della Regione Lazio è sottolineato dal presidente Francesco Rocca, che sui social si esprime considerando la lotta ai disturbi del comportamento alimentare come “un obiettivo importante del nostro Servizio sanitario regionale”, rilevando come siano numerose “le cause psicologiche che possono essere alla base di un malessere che coinvolge tanto la psiche quanto il corpo”. L’augurio del presidente è “restituire speranza e gioia di vivere ai tanti ragazzi che soffrono di un disturbo del comportamento alimentare”. Per questo, in occasione della celebrazione, Rocca ha ribadito con forza l’impegno della Regione per prevenire e contrastare tali diffuse patologie, con interventi tempestivi e multidisciplinari. Alla base di tutto, dovrà essere cementata “una forte alleanza tra famiglie e strutture sanitarie”, ha concluso il presidente. Per completare il quadro degli interventi, il ministro della Salute Orazio Schillaci, ha annunciato altre 16 prestazioni da introdurre nei livelli essenziali di assistenza, insieme alle altre 16 già presenti, relative alle complicanze e all’aggravamento delle patologie da bulimia e anoressia. “Una risposta efficace a un problema in crescita”, ha dichiarato il titolare del dicastero di lungotevere Ripa, sottolineando i numeri allarmanti e la gravità delle conseguenze.

 

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