Velletri, sono le 12:19 dell’11 febbraio, una data e un’ora da immortalare per sempre. Ė il momento in cui hanno visto la luce i piedini e il corpicino di una bimba nata all’ospedale Paolo Colombo, che sui documenti porterà impresso, finalmente, il nome della città in cui la cicogna non passava da un pezzo. Da oltre quattro anni e ben si comprende l’esultanza sui social del sindaco Ascanio Cascella che, come minimo, al momento della registrazione del lieto evento organizzerà una cerimonia in onore nel palazzo comunale veliterno. “Un grandissimo passo in avanti – dichiara il primo cittadino – che mette fine a una politica miope e infedele alle necessità della città”. Il 7 febbraio, dopo tante esitazioni si è voltata pagina e il reparto Maternità ha ripreso le proprie funzioni con tutti i crismi: 20 posti letto di per Ostetricia e Ginecologia, 4 di Neonatologia e 6 letti di Pediatria coordinati dal dottor Patrizio Pulicati. La fine di un profondo disagio per mamme e famiglie e di insostenibili spostamenti e la possibilità di fruire di un percorso nascita di qualità, in linea con le più attuali tecniche di assistenza durante e dopo il lieto evento: partoanalgesia, contatto pelle a pelle mamma neonato, il cosiddetto “Rooming-in”, la possibilità per puerpera e bebè di stare vicini fin dai primi istanti di vita, per favorire l’allattamento. Un protocollo assistenziale mutuato da grandi organizzazioni internazionali quali l’Oms e l’Unicef, di cui il Paolo Colombo è stato precursore, prima dei quattro anni di buio con la chiusura e riconversione della Maternità a reparto Covid, motivazione che favorì, all’epoca, politiche di riduzione dei servizi di cui il punto nascita fece le spese, fino all’attuale riapertura fortemente richiesta dai cittadini e voluta dalle istituzioni locali, Regione Lazio in testa, Comune di Velletri, Asl Roma 6, che tra mille difficoltà si sono spese per arrivare al risultato attuale. E quale miglior celebrazione l’8 marzo, a un mese dalla inaugurazione, in concomitanza con la Giornata internazionale della donna, Massimo Petriglia, direttore della Unità di Ostetricia e Ginecologia guiderà, insieme ai suoi collaboratori, le donne e i cittadini interessati in un percorso di conoscenza della struttura e dei professionisti.

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