Regione Lazio: parte il conto alla rovescia per il voto e i candidati alla presidenza presentano i loro programmi per la sanità. Tutto politico quello di Alessio D’Amato, che la sanità l’ha gestita dal 2013, in “cabina di regia” durante il commissariamento, poi come assessore dal 2018. Nel ricordare l’impegno profuso per combattere la pandemia D’Amato, che corre per il Pd e il Terzo Polo, dichiara di “riscoprire il valore della sanità e del welfare pubblici”, in una regione in cui l’incidenza del privato accreditato nella offerta di salute risulta del 49%, con molte posizioni guadagnate negli ultimi anni. Sugli aspetti tecnici si concentra il candidato di centrodestra Francesco Rocca, avvocato con pregresse esperienze manageriali in strutture pubbliche e private mentre Donatella Bianchi, che corre per M5s e Polo progressista ribadisce la volontà di difendere la sanità pubblica. D’Amato, in sintesi, annuncia la previsione di sei nuovi ospedali da progettare – nel Lazio in dieci anni ne sono stati chiusi 16 con il taglio di 3.600 posti letto – bilanciando l’offerta di servizi tra Roma e le quattro province di Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo. L’assessore annuncia inoltre: 1) l’investimento di 2,8 miliardi per l’ammodernamento e la dotazione di nuove tecnologie; 2) lo stanziamento di ulteriori 347 milioni derivanti dal Pnrr dedicati al parco tecnologico e digitale degli ospedali; 3) ampliamento delle prestazioni da parte delle farmacie; 4) rilancio del ruolo del medico di famiglia e degli ambulatori infermieristici; 5) assistenza domiciliare al 10% (attualmente al 2% di offerta) con servizi di telemedicina promossi in un “Piano strategico”; 6) Piano “svuota pronto soccorso” con potenziamento di assistenza territoriale e domiciliare; 7) azzeramento delle liste di attesa con gruppo di lavoro regionale per l’equità e la medicina di genere; 8) valorizzazione delle ‘eccellenze’, primo fra tutte l’ospedale pediatrico religioso Bambino Gesù che avrà la nuova sede presso il Forlanini; 9) rilancio dei consultori e corsi di educazione sessuale per i giovani, con distribuzione gratuita di profilattici agli under 25; 10) attenzione alla salute mentale e introduzione della figura dello psicologo di base. Grande attenzione al reclutamento di personale, la spina nel fianco dell’attuale amministrazione regionale che, uscita dal commissariamento dopo 12 anni ha potuto procedere, seppure in maniera limitata, a nuove assunzioni. Una tendenza che per D’Amato dovrà proseguire per i prossimi anni sebbene il tetto di spesa fissato per le assunzioni sia fermo ai valori del 2004. Tutto proteso a risolvere le criticità più avvertite dai cittadini il programma di Rocca. Per prima: 1) lotta alle liste di attesa con un ufficio dedicato all’interno dell’assessorato regionale; 2) gruppo di lavoro con i professionisti dell’emergenza e delle cure primarie per fissare le priorità di intervento; 3) informatizzazione della gestione “ricerca posti letto” in pronto soccorso, allargando le disponibilità al privato accreditato; 4) informatizzazione delle prenotazioni ambulatoriali del Recup, con inserimento delle agende del privato accreditato per ampliare l’offerta; 5) lotta ai tumori con rafforzamento dei programmi di prevenzione; 6) nuovo piano oncologico regionale con investimenti per attrarre qualificate professionalità e sviluppare i test di sequenziamento genetico di nuova generazione; 7) rafforzamento della medicina territoriale investendo sui medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e la specialistica ambulatoriale; 8) miglior accesso alle cure, da incentivare nei territori provinciali; 9) potenziamento della telemedicina e assistenza domiciliare per pazienti cronici, ove le condizioni lo consentano; 10) farmacia dei servizi con investimenti e prestazioni da erogare “in sicurezza”; 11) implementazione dei servizi di assistenza per le patologie mentali, residenziali e semiresidenziali, potenziamento dei servizi ospedalieri di diagnosi e cura con incremento di posti letto, istituzione del fondo per il sostegno psicologico; 12) lotta alle infezioni ospedaliere, ai disturbi alimentari, assistenza ai malati rari; 13) riequilibrio tra le strutture di Roma e provincia, potenziando queste ultime. Negli intenti di Rocca, oltre a robusti programmi di prevenzione, c’è il rilancio delle strutture storiche della capitale come ad esempio il Cto Alesini e il San Filippo Neri. Tutta da definire la sorte del Forlanini, che per l’avvocato manager sanitario “deve essere restituito alla sanità regionale”.  Difesa a oltranza della sanità pubblica per Donatella Bianchi, candidata presidente del Movimento 5 stelle e sinistra, che chiede le opportune distanze della politica dalla sanità, con nomine dei vertici trasparenti e meritocratiche. La candidata propone: 1) il potenziamento e la riqualificazione della rete ospedaliera pubblica; 2) il rafforzamento dei presidi territoriali; 3) l’integrazione dei servizi sanitari con i servizi sociali; 4) equità e uniformità nelle cure; 5) ampliamento della disponibilità di posti letto; 6) stop alle liste d’attesa; 7) fine della mobilità sanitaria per visite e prestazioni in altre regioni; 8) percorsi di assunzione per giovani medici; 9) formazione attraverso le scuole di specializzazione e clinica universitaria; 10) rafforzamento del welfare per una regione accessibile e inclusiva.

 

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