Numero unico di emergenza (Nue) 112: la parte del leone la fa la sanità. Dopo il corso di formazione, prendono servizio il 19 agosto i trenta nuovi operatori assunti il 18 giugno scorso, per rimpolpare il già nutrito organico della sala operativa di via Laurentina e della sede distaccata poco distante, in via del Serafico. Attualmente sono 130 le unità in servizio suddivise in tre turni. Per il Giubileo sono previsti altri 20 operatori per i quali inizieranno entro breve le procedure di reclutamento. Partito il 18 novembre 2015, il servizio accorpa le chiamate di emergenza indirizzate al soccorso sanitario 118 e quelle dirette al 113 polizia di Stato e 115 vigili del fuoco. La centrale, per la cui ristrutturazione la Regione Lazio ha investito 3,5 milioni, è ubicata in uno stabile di proprietà regionale, un tempo “Casa della Bambina giuliano-dalmata”, nell’omonimo villaggio all’Eur e ora ribattezzata “Casa della sicurezza”. Il Nue si trova, attualmente, a gestire un traffico stimato in 15 mila chiamate al giorno in media, nel corso delle 24 ore, con possibilità di traduzione immediata in 16 lingue. Nella settimana di Ferragosto il 112 ha registrato un picco di 18mila chiamate di emergenza. Tra queste, la parte del leone la fanno le richieste indirizzate al 118 – emergenza sanitaria – che vengono smistate nel più breve tempo possibile al servizio ambulanze. Non sono mancate nel tempo, in riferimento a presunti ritardi dovuti al passaggio tra i due numeri, accese polemiche. Ma le insistenze dell’Europa, che nel 2009 sanzionò l’Italia per il ritardo nell’attuazione del numero unico, hanno fatto sì che si abbandonasse l’antico e rodato sistema, in nome di un accorpamento che continua a sollevare dubbi, proprio in riferimento al tempismo nel trasferimento della comunicazione all’Ares 118. https://www.sireneonline.it/wordpress/emergenza-sanitaria-col-numero-unico-112-a-rischio-vite/. Una statistica delle chiamate rivela che, in media, più di 9.800 richieste sono destinate al 118 mentre 4.800 riguardano la segnalazione di incendi ai vigili del fuoco. Non mancano, purtroppo, le chiamate improprie che non si collocano tra le emergenze, stimate intorno al 49% di tutte le telefonate, una percentuale imbarazzante. E, nell’intento di sensibilizzare la popolazione a un corretto uso del servizio, il numero di emergenza si è conquistato addirittura la “Giornata europea del 112”, che si celebra ogni anno l’11 febbraio, nella massima sobrietà.

 

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