Un think tank nazionale che, nel quadro di un vasto coordinamento europeo e  al contempo, in stretta collaborazione con le parti interessate del mondo del diabete e delle malattie metaboliche in Italia, operi per garantire la traduzione della ricerca in azioni politiche per una migliore cura del diabete a livello nazionale. È questo il nuovo European Diabetes Forum Italia (Eudf Italia), costituitosi come network indipendente di discussione e proposta, a livello nazionale, sulla base dell’esperienza, promossa a livello europeo dall’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (Easd), dello European Diabetes Forum. Con il primo appuntamento a Roma, il 19 settembre presso la Sala conferenze “Esperienza Europa David Sassoli”, a cui hanno partecipato i professori Agostino Consoli, coordinatore European Diabetes Forum Italia e Stefano Del Prato, presidente European Diabetes Forum, con Diego Freri – capo ufficio stampa Eudf – a fare da moderatore, è partita l’attività di Eudf. Hanno aderito inoltre i rappresentanti dell’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili e l’Intergruppo parlamentare Sanità digitale e terapie digitali. Una “Chiamata all’azione” per favorire la traduzione della ricerca in azioni politiche. Tra le priorità i registri, l’assistenza integrata, gli strumenti digitali, il contrasto al diabete di tipo 1, obiettivi condensati nei dieci punti del Manifesto per Il diabete in Italia:

  1. Implementare l’assistenza integrata come un insieme emergente di pratiche che cerca di allontanarsi da un’assistenza frammentata, episodica e basata sul servizio, per favorire un’assistenza continua, coordinata e focalizzata sui risultati;
    Potenziare e Razionalizzare l’assistenza alla persona con diabete, favorendo la crescita di ampie strutture specialistiche per l’adulto e per il bambino in costante e dinamico collegamento in rete con il territorio;
    3. Favorire la digitalizzazione sanitaria per aiutare a prevenire, diagnosticare e curare il diabete e migliorare l’aderenza delle persone affette dalla malattia;
    4. Promuovere l’uso di registri e dei sistemi di raccolta dati, integrandoli nel sistema di cura del diabete ed utilizzandoli quali strumenti essenziali per migliorare la qualità della cura della malattia garantendo risultati migliori per le persone con diabete;
    5. Aumentare i fondi per la ricerca sul diabete e sulle malattie endocrinometaboliche;
    6. Formare personale sanitario (infermieri, podologi, psicologi, dietologi…) da inserire nei team multidisclipinari per migliorare il sistema di cura della persona con diabete in tutte le fasce di età;
    7. Incrementare i posti per i medici in formazione specialistica in endocrinologia e malattie del metabolismo;
    8. Tutelare i diritti della persona con diabete nell’attività lavorativa, scolastica e sportiva;
    9. Promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sulla prevenzione dell’obesità e del diabete, centrate sulla educazione a comportamenti alimentari salutari e sulla incentivazione dell’attività fisica;
    10. Garantire il pieno accesso alle cure e ai trattamenti in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, assicurando equo accesso all’impiego delle tecnologie avanzate per il trattamento del diabete, in particolare in età pediatrica.

Tali obiettivi, debbono essere perseguiti per consentire ai sistemi sanitari di far fronte alla pandemia di diabete, ottenendo al contempo i migliori risultati possibili per le persone che soffrono di questa malattia, e garantire la traduzione della ricerca in azioni politiche per una migliore cura del diabete a livello nazionale.

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