Europa, diffusi i dati sul “rischio chimico”
Nursing Up chiede di elevare le disposizioni sulla sicurezza degli infermieri
Allarme rischio chimico per chi lavora nei luoghi di cura. A lanciarlo, con dati non molto confortanti, è il sindacato infermieristico Nursing Up, dopo aver analizzato le statistiche divulgate dall’Istituto sindacale europeo (Etui). Secondo tali studi, pubblicati sulla rivista scientifica “The Lancet – Journal of Occupational and Environmental Medicine e Occupational Medicine” si stima che in Europa oltre 12,7 milioni di professionisti sanitari sarebbero potenzialmente esposti a sostanze pericolose e tra questi, 7,3 milioni sono infermieri. Per ridurre i rischi, l’Ue raccomanda l’utilizzo obbligatorio di guanti, occhiali, mascherine, camici impermeabili; dispositivi tecnologici che impediscono la dispersione di sostanze pericolose durante preparazione e somministrazione, proteggendo operatori e pazienti. Tuttavia, in molti Paesi Ue, questi strumenti non sono ancora obbligatori, e spesso mancano anche formazione e sorveglianza sanitaria. Il sindacato chiede il recepimento urgente delle linee guida Ue da parte del governo italiano, l’introduzione obbligatoria dei dispositivi di protezione in tutti i reparti a rischio, la formazione per tutto il personale sanitario. Inoltre, chiede la sorveglianza sanitaria attiva e il riconoscimento ufficiale delle patologie da esposizione a farmaci pericolosi come malattie professionali. L’obiettivo è armonizzare la prevenzione nei paesi membri e rafforzare la valutazione dei rischi prevista da una direttiva della Comunità europea del 2004, la 37, che ricalca quanto già stabilito nel 1989. Sempre stando ai dati dell’Istituto sindacale europeo, se gli infermieri esposti a farmaci pericolosi non usassero le dovute cautele, il rischio di sviluppare tumori rispetto al resto degli altri professionisti sanitari sarebbe triplo, così come per le donne in gravidanza un rischio di aborto spontaneo sarebbe raddoppiato. Fermo restando che, i nostri professionisti sono tra i migliori in Europa, per quanto attiene a formazione e competenza, adeguatamente preparati e in grado di adottare tutti i criteri per la salvaguardia della propria salute e incolumità sul posto di lavoro, alla luce dei dati europei ben si comprende l’allarmismo del sindacato e la necessità di mettere in guardia una categoria di professionisti già stressati per numerose situazioni avverse, che la stessa organizzazione sindacale Nursing Up non smette mai di segnalare, rivolgendo puntualmente agli organi politici pressanti richieste che, ad oggi, restano inevase.