Federsanità: un mese intero contro ogni violenza

Un mese di sensibilizzazione, 130 adesioni e oltre 150 iniziative: il bilancio della campagna contro la violenza, che ha visto riuniti in un network Asl e ospedali, enti, istituzioni, amministrazioni comunali, ordini professionali, società scientifiche in ambito sanitario, volontariato, forze sociali, associazioni di categoria, terzo settore, istituti di istruzione e varie realtà di base, è lusinghiero. Con la grande mobilitazione ha preso il via un percorso virtuoso. Dall’8 marzo all’8 aprile l’iniziativa, contraddistinta dallo slogan #lottocontrolaviolenza con tanto di hastag, promossa dalla Asl di Viterbo in collaborazione con Federsanità e Juppiter, il centro giovanile fondato nel 1992 da don Antonio Mazzi, ha prodotto incontri tematici, testimonianze di vittime della violenza, confronti, dibattiti nelle scuole, iniziative itineranti con camper, flash mob, eventi culturali, interventi delle ambulanze dell’Ares 118 del Lazio, ha interessato numerose città, tra cui Roma, Napoli, Viterbo, Ferrara, Lodi, Bologna, Pesaro, Ancona, Bari, Brindisi, Messina, Agrigento, Siracusa. Sulla scia delle raccomandazioni contenute nel rapporto “Violenza e salute nel mondo” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le istituzioni di sanità pubblica si sono poste quali soggetti primari nella azione di contrasto alla violenza di ogni genere, sollecitando l’adozione di politiche nazionali, azioni per la prevenzione del fenomeno e sollecitando l’allocazione di risorse per garantire la prevenzione. Sotto la lente di ingrandimento una vasta gamma di espressioni violente: dai comportamenti autolesivi a rischio suicidario, alla violenza familiare; da quella di genere alla intolleranza in ambiente scolastico, nei luoghi di lavoro, nelle strutture residenziali di assistenza, nelle carceri, sui social, passando per la violenza collettiva su base ideologica e il conflitto fra gruppi. Importanti i contributi della Banca d’Italia con il progetto “Le donne contano”, della Polizia di Stato che attraverso il camper itinerante ha potuto saggiare le varie situazioni, della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, dell’Università della Tuscia nella cui sede si è svolto il convegno-dibattito sulla vulnerabilità giovanile. “Siamo convinti del valore dell’iniziativa – ha commentato Tiziana Frittelli presidente nazionale di Federsanità e direttore generale dell’azienda ospedaliera SanGiovanni Addolorata di Roma – confortati dall’elevato numero di adesioni, a partire dal patrocinio di Anci nazionale, associazione dei comuni italiani, dalla fattiva partecipazione e dall’interesse suscitati dalle diverse iniziative”. (Nella foto: Tiziana Frittelli, Federsanità)

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