Focolai Covid nel Lazio: esposto di Potere al popolo
Non solo Lombardia. Per il movimento “Potere al popolo”, che di recente ha creato il gruppo sanità Lazio, anche la regione guidata da Nicola Zingaretti avrebbe precise responsabilità per la diffusione dell’epidemia da Covid-19, specie nelle Rsa e nelle cliniche private accreditate. Per questo gli attivisti presenteranno entro breve un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, evidenziando quelli che ritengono gli aspetti più macroscopici delle carenze nella assistenza ai malati e ai sintomatici. In primo luogo l’assenza di un idoneo piano epidemiologico, considerato che spetterebbe in primo luogo al ministero della Salute stilare il piano pandemico, da trasmettere poi a tutte le regioni che dovrebbero adattarlo, di conseguenza, alle situazioni locali. In tal senso, il dicastero di lungotevere Ripa sarebbe fermo al piano del 2006 e a tutt’oggi, nonostante le richieste provenienti da più parti, non c’è stata risposta al mancato aggiornamento di un documento di tale importanza. Segue poi, tra le presunte carenze, il difficile avvio delle cosiddette Uscar, unità di intervento territoriale e di sorveglianza domiciliare della pandemia. Gli esponenti rimarcano come Pierluigi Bartoletti, coordinatore di tali gruppi e vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma, in una intervista rilevasse “le difficoltà riscontrate nell’attivazione delle squadre, causa mancanza di idonei dispositivi di protezione”. Ultima, e non in ordine di importanza, la tempesta di contagi verificatisi nelle Rsa – residenze assistenziali per anziani – e nelle cliniche private accreditate dalla Regione Lazio, prime fra tutte quelle appartenenti al gruppo Angelucci, il cui capostipite Antonio, imprenditore, editore e parlamentare nelle file del Pdl, vanta un passato in sanità, con la qualifica di ausiliario. Qui, secondo quanto evidenziato, sarebbero mancati del tutto i controlli, insieme a idonei dispositivi di protezione individuale degli operatori e alla separazione dei percorsi protetti per gli infettivi, rispetto agli altri malati. La protesta di Pap non è fatta però soltanto di carte bollate. Per colpire l’immaginario collettivo, i militanti di Potere al popolo si sono dati appuntamento il 29 giugno, festa dei santi patroni di Roma Pietro e Paolo, davanti all’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) San Raffaele, “luogo simbolo di una gestione della sanità targata Zingaretti – denunciano – che in questi anni ha appaltato a privati il diritto alla salute e ha diminuito le risorse pubbliche in modo inesorabile, chiudendo numerosi poli ospedalieri”.