Ospedale San Giovanni di Dio di Fondi: una criticità che va avanti da almeno dieci anni e martedì 12 marzo, la situazione sarà portata a conoscenza della commissione regionale Sanità della Pisana in audizione. In realtà, è passato un anno da quando il sindaco della città Beniamino Maschietto incontrò il presidente del Lazio Francesco Rocca, per illustrare le ataviche carenze del nosocomio ma, a quanto pare, nulla si è mosso. I problemi sono strutturali, primo fra tutti la carenza di personale, una condizione che affligge un po’ tutto il nostro servizio sanitario pubblico, considerato il tetto di spesa per le assunzioni, inalterato dal lontano 2004 e sulla cui revisione il governo non si pronuncia ancora. A Fondi però mancano i servizi essenziali, tanto da mettere in discussione la garanzia del diritto alla salute dei 40mila cittadini a cui si aggiungono quelli dei dintorni. Fuori gioco il day surgery per la carenza di anestesisti, impossibilità ad attivare alcuni ambulatori tra cui dermatologia, neurologia, odontoiatria e oculistica, in sintesi i servizi di base. Per non parlare del pronto soccorso, che nell’arco delle 24 ore svolge un servizio al 50% delle potenzialità, in grado di offrire i servizi essenziali per le emergenze soltanto nelle 12 ore diurne. Poi le sale operatorie funzionanti a singhiozzo, sebbene rispondenti ai più evoluti standard assistenziali e la mancanza di un’elisuperficie, indispensabile specie nel periodo estivo quando il litorale si riempie di vacanzieri. Una situazione da incubo illustrata, nero su bianco, al presidente della Regione in una lunga nota scritta dallo stesso sindaco, che lamenta inoltre i frequenti trasferimenti di medici presso altre strutture, costringendo la direzione sanitaria a tamponare l’emergenza con il ricorso a personale esterno. Emergenza che ha messo in allarme tutto il Consiglio comunale che da tempo ha fissato, punto per punto, in una delibera approvata all’unanimità tutte le carenze dell’ospedale cittadino.

 

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