Forlanini/2. La Cgil: “ci vuole serietà”

Il presidio davanti alla Regione Lazio

Destra e sinistra, le critiche al progetto regionale di “Rome Technopole”, provinciale denominazione di un indefinito polo di studi e ricerca arrivano da tutti i fronti e, dopo la consigliera regionale della Lega Laura Corrotti, è Rino Giuliani della Cgil – sindacato impegnato da mesi a tutto tondo in una trattativa con la Regione Lazio – a prendere la parola nei confronti di un annuncio che denota tutta la totale confusione dei vertici regionali sul futuro dello storico ospedale. In un post su Facebook, che riportiamo interamente in tutta la sua veemenza, emerge tutta la delusione di chi si sente “preso per il naso”, ci si perdoni il francesismo… “Forlanini: Inaffidabil recidivi. Oggi a Confindustria Lazio conviene farci un tecnopolio, che interessa a qualche barone universitario e a qualcuno nelle formazioni politiche. Una governance regionale inaffidabile contemporaneamente dice al sindacato di voler riaprire tutto il complesso per funzioni sociosanitarie, si dà da fare per collocarci soltanto una Agenzia europea. Ora si accoda ad un progetto imprecisato e generico che mira ai soldi del Pnrr? Non c’è rispetto per i cittadini che chiedono che il Forlanini sia una struttura della sanità pubblica e non c’è rispetto del sindacato Cgil che per questo obiettivo sta trattando e ha fatto qualche giorno fa insieme ad associazioni e comitati una manifestazione contro la Regione. Dopo la cittadella della Pa, le agenzie dell’Onu, la tentata vendita e i tentati affitti dei locali e l’insediamento di una agenzia europea arriva il tecnopolio. Regione Lazio già basta. Ci vuole serietà”.

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