Forlanini: 75mila euro alla Spa per l’Agenzia fantasma
Con la determina G03105 del 22 marzo, a firma del direttore del bilancio Marco Marafini, la Regione Lazio assegna alla partecipata LazioCrea Spa la “redazione dello studio di fattibilità per la candidatura dell’ospedale Forlanini per la creazione in Italia della sede dell’Agenzia europea della ricerca biomedica”. Per capire di cosa si tratta, al di là del ridondante appellativo, parafrasando un vecchio film di successo di Carlo Vanzina, potremmo dire “Sotto il vestito niente”. Si, perché l’Agenzia Ue della ricerca sui farmaci – con sicure sperimentazioni sugli animali – al momento è solo una vaga idea, o meglio un annuncio della presidente della Commissione di Bruxelles Ursula von der Leyen. Lo ha sostenuto perfino la sottosegretaria alla Salute nel governo Conte 2 Sandra Zampa, che di affari europei e di sanità qualcosa ne saprà pure. Nella trasmissione di Rai 3 Agorà del 2 marzo scorso, l’esponente del Pd ha dichiarato, parole testuali, che l’Agenzia sarebbe “l’ente immaginato dalla presidente Ue von der Leyen”. Non la pensano così nell’ente territoriale guidato da Nicola Zingaretti che affida l’analisi per valutare caratteristiche, costi, risultati attesi, realizzabilità di un progetto architettonico, a una società la cui “mission” è il supporto alla regione nelle attività tecnico-amministrative e di sviluppo dei sistemi informativi. Non figura, in organico alla Spa, alcun ingegnere, architetto, geometra, restauratore o tecnico esperto in ristrutturazione di edifici, con nozioni di urbanistica e di riconversione del patrimonio immobiliare. Né abbiamo scorto tali figure professionali nella folta schiera di consulenti, collaboratori, tutor, docenti della partecipata regionale. La pagina del sito corrispondente agli atti di programmazione delle opere pubbliche risulta aggiornata al 19 marzo 2018. Soprattutto, nella determina di affidamento, non si specificano tempi, modalità, indicazioni di massima sulle funzioni, servizi, linee di attività, forme di gestione, personale assegnato, indicatori di prodotto e di processo, logistica, insomma tutti gli elementi propri di uno studio di fattibilità, incluse le interviste e l’esame dei documenti della istituzione interessata alla sede nell’ospedale chiuso dalla Regione Lazio il 30 giugno 2015 e rimasto inutilizzato. Dettagli difficili da individuare per un ente che non esiste. Di sicuro finora, c’è soltanto lo stanziamento di 75mila euro che dovrebbero essere assegnati alla Spa, che gravano sul capitolo di spesa impegno 88029/2020 denominato “Investimenti sanitari – Tutela della Salute”. Con la stessa cifra, potrebbero essere vaccinate circa 21mila persone, richiamo incluso. Per saperne di più: https://www.laziocrea.it/laziocrea/amm-trasparente/atti-di-programmazione-delle-opere-pubbliche.
(Foto di Massimo Venanzetti)