Forlanini: è l’ora del “Politecnico”

Da casa internazionale dello studente a cittadella della Pubblica amministrazione, da sede dell’organizzazione internazionale Ifad – specializzata nello sviluppo e nel finanziamento del settore agroalimentare dei paesi depressi – ad Agenzia europea per la ricerca biomedica, passando per possibile centro di start-up e innovazione. Tante sono le idee della Regione Lazio sul futuro del Forlanini, ospedale chiuso il 30 giugno 2015, per rientrare dal deficit sanitario e rimasto inutilizzato. Nessuno dei tanti progetti è andato a buon fine. L’ultima proposta, partorita oggi 17 giugno 2021, è la possibilità di affidare una parte del complesso all’Università (non si sa quale tra quelle presenti nel Lazio) per realizzare il “Politecnico”. L’annuncio è arrivato nel corso dell’ennesimo confronto tra il “Coordinamento Forlanini bene comune” che insieme ai rappresentanti di Cgil pensionati e Funzione pubblica Roma-Lazio ha incontrato funzionari della presidenza regionale mentre alcuni cittadini attendevano in presidio sotto gli uffici di via Rosa Raimondi Garibaldi. Le proposte di comitati e sindacato sono note: realizzazione di una Rsa pubblica più casa della salute, trasferimento dei poliambulatori della Asl Roma 3, riutilizzo degli spazi dei due teatri per iniziative socioculturali ed eventuale sede di un polo didattico e per la ricerca scientifica. Dalla Regione, sebbene arrivino segnali incoraggianti per la creazione di residenza assistenziale e casa della salute, non sono ben chiari i dettagli dell’eventuale progetto mentre per le fonti di finanziamento, ci sarebbero rassicurazioni quanto a risorse di provenienza regionale o derivanti dal Piano di ripresa e resilienza del governo Draghi. “Apprezziamo che si cominci a parlare di piano di fattibilità – ha esordito a fine colloquio Alessandra Romano, segretaria Spi Cgil Roma e Lazio – ma purtroppo continuiamo a registrare indeterminatezza sui progetti. Siamo ancora lontani dalla accettazione totale delle nostre proposte”. Per questo i partecipanti sono riconvocati entro due settimane massimo, per definire i risvolti progettuali di un complesso che deve essere recuperato interamente all’uso pubblico, incluso lo storico parco. Oltre all’idea del Politecnico, l’altra novità è costituita dal fatto che sia iniziata una discussione sul possibile trasferimento degli ambulatori della Asl Roma 3 dall’attuale sede concessa all’azienda a titolo oneroso dalla Croce Rossa in via Ramazzini. Secondo Michele Azzola, segretario Cgil di Roma e Lazio “Bisogna sensibilizzare la collettività con un’assemblea cittadina e coinvolgere il Consiglio regionale. Il nostro progetto vogliamo portarlo avanti fino in fondo e dare continuità a questa iniziativa”, ha dichiarato in conclusione della manifestazione. E ora la parola spetta alla Regione, che dovrà dimostrare la volontà politica di potenziare la sanità pubblica, che nel Lazio in questi anni ha continuato ineluttabilmente a perdere pezzi.  

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One thought on “%1$s”

  1. Ho le carte in regola per dirigere lo spazio teatrale.
    Deve servire il territorio coinvolgendo le attività culturali per Roma.

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