Forlanini: si allo studio di fattibilità per il restyling

Ospedale Forlanini, per il momento l’unica cosa certa è l’avvio dello studio di fattibilità, affidato alla Spa LazioCrea, partecipata della Regione Lazio, “per lo svolgimento di attività connesse all’esercizio di funzioni amministrative” con la spesa di 75mila euro. Ė tutto previsto dalla delibera di giunta numero 72 del 9 febbraio 2021, un profluvio di 11 pagine di equilibrismi giuridici, misti alla narrazione storica di un fallimento gestionale. Nell’atto, sono illustrati tutti i passaggi che, a partire dal 2013, la giunta guidata da Nicola Zingaretti avrebbe intrapreso per “valorizzare” il grande complesso romano, a partire dalla volontà di alienarlo, per poi tornare sui propri passi, considerate le ripercussioni negative che tale proposta ha avuto sulla collettività. Al momento, l’unico elemento su cui la giunta insiste, supportata dal gruppo del Pd alla Pisana, è la collocazione nell’ospedale dismesso della ancora inesistente agenzia europea per la ricerca biomedica, un ente solamente “immaginato” – parole testuali della ex sottosegretaria Pd alla Salute Sandra Zampa nella trasmissione di Rai 3 Agorà del 2 marzo – dalla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. Così, se nella fantasia del Partito democratico del Lazio e del suo presidente, il futuro colosso della ricerca potrebbe trovare casa nel monumentale edificio di Monteverde, candidatura di Padova permettendo, per quanto attiene alle richieste dei cittadini e della Cgil, di realizzare all’interno del complesso una Rsa all’avanguardia, negli storici padiglioni dotati di ampie terrazze e capienti sale, queste possono anche attendere un “rinvio a successiva deliberazione”, previo accordo dei “competenti assessorati Sanità e Patrimonio e relativa copertura finanziaria da individuare”. Campa cavallo, considerato che al patrimonio la poltrona più importante è vacante, per la nomina di Alessandra Sartore a sottosegretario all’economia del governo Draghi. In ogni caso, nell’atto si cita più volte la corrispondenza intercorsa tra i vertici regionali e il precedente esecutivo Conte. Chissà se il pragmatico Mario Draghi accetterebbe di fissare la sede di un ente a tutt’oggi inesistente presso un edificio che urge di un immediato restauro, come sentenziato perfino dal procuratore capo della Corte dei conti del Lazio Andrea Lupi il 31 luglio dello scorso anno. Intanto entra in azione LazioCrea, la Società per azioni che certo negli ultimi tempi non ha brillato per efficienza, con il sistema informatico andato in tilt sulle prenotazioni per i tamponi, per i vaccini per gli ultra ottantenni, per le fiale di antidoto da recapitare ai medici di famiglia.    (Nella foto: palazzina destinata alla Rsa)

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