G 7 Salute, la voce delle ostetriche
Dalla presidenza della Federazione Ostetriche riceviamo, e volentieri pubblichiamo:
“Un plauso all’attenzione dedicata alla ‘preparazione e risposta alla prevenzione delle pandemie’, a cui si dedica buona parte del primo capitolo. Così come, è di rilevante importanza l’impegno che si intende offrire a supporto della natalità, un tema sul quale la Federazione nazionale delle Ostetriche ha già investito molto e continuerà ad investire anche in futuro”. Così la presidente della Fnopo, Silvia Vaccari (nella foto), ha commentato il documento finale del G7 Salute durante la sua relazione nel corso degli “Stati generali delle professioni del sistema salute”, tenutosi l’ultimo giorno dell’Extra G7 Salute, domenica 13 ottobre, presso il Teatro delle Muse ad Ancona. “Altrettanto fondamentale è l’interesse profuso verso le fasce della popolazione più vulnerabili e svantaggiate. Come Ostetriche/i siamo particolarmente attente alle condizioni di maternità fragile, tanto che la Fnopo ha già manifestato il suo interesse a collaborare, attraverso un progetto ad hoc, con il Consiglio nazionale degli Ordini degli Assistenti sociali (Cnoas) a tutela delle donne, coppie e famiglie che vivono in condizioni socioeconomiche e sanitarie precarie. In questo ambito appare urgente, così come espresso anche nel documento finale del G7 Salute, educare e sensibilizzare i più giovani all’adozione di corretti stili d vita, fondamentali per la prevenzione di moltissime patologie”, aggiunge la Presidente della Fnopo. “Ancora, è di primaria importanza continuare a lavorare per raggiungere le coperture vaccinali consigliate anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In questo contesto le Ostetriche possono offrire un contributo significativo per la tutela della salute delle donne, prima e durante la gravidanza, e dei neonati. Altro capitolo sul quale la nostra professione intende investire molto è l’invecchiamento in buona salute delle donne che, ad oggi, pur vivendo più a lungo trascorrono gli ultimi anni della propria vita in condizioni fisiche peggiori degli uomini. L’invecchiamento sano e attivo deve essere un diritto esteso a tutti, aldilà del genere o della classe sociale di appartenenza. Ultimo capitolo, non per importanza, quello della lotta all’antibiotico resistenza: dobbiamo vincere questa battaglia soprattutto per tutelare i bambini di oggi che rappresentano il futuro della nostra società”, conclude la presidente Vaccari.