Gemelli, un centro di prevenzione della cecità
Una speranza in più per le persone afflitte da patologie della vista. Il Polo nazionale per la riabilitazione visiva, attivo da sei anni al policlinico Gemelli di Roma – in collaborazione con la Clinica oculistica universitaria – ha ottenuto il riconoscimento dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) quale unico centro in Europa per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva. Grazie a tale riconoscimento, in accordo con il ministero della Salute, tra l’Oms e il Polo sono stati fissati importanti obiettivi: primo fra tutti la realizzazione di uno studio epidemiologico nazionale sullo stato di salute visiva e oculare della popolazione, seguito dall’intenzione di pubblicare un volume sulla diffusione delle buone prassi in materia di riabilitazione e prevenzione della cecità in Italia. Ultima, ma non meno importante, l’individuazione di standard minimi per operatori e strutture impegnati in tale importante compito. Si stima che in Italia vivano circa un milione di ipovedenti; nel mondo le persone che vedono pochissimo sono 246 milioni. In molti casi la vista si può preservare: la cecità è evitabile nell’80 per cento dei casi grazie a visite oculistiche periodiche e opportune cure. La riabilitazione è comunque un elemento in più che consente di sfruttare al meglio le potenzialità delle persone malate e migliorare la loro qualità di vita. Le patologie che causano seri problemi alla vista nei Paesi più sviluppati sono la degenerazione maculare legata all’età, la retinopatia diabetica e il glaucoma. A Roma quindi, il “Polo nazionale di servizi e ricerca per la prevenzione della cecità e riabilitazione degli ipovedenti”, con l’importante sostegno dell’Agenzia internazionale Iapb Italia onlus – sezione dell’International Agency for the Prevention of Blindness – (Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità), fondata nel 1975 a Londra allo scopo di reperire risorse e mezzi da destinare alla prevenzione, si impone come centro di eccellenza di riferimento europeo. “Questo prestigioso riconoscimento per la sanità italiana – ha commentato il direttore del Policlinico Maurizio Guizzardi – è il giusto tributo alla qualità del lavoro svolto da medici, ricercatori, operatori sanitari e alla sinergia realizzata tra il nostro Policlinico e un’organizzazione come la Iapb Italia onlus che, come noi, tutela e promuove la salute e il benessere di persone fragili come gli ipovedenti”.