Giannini: dializzati bloccati, l’assessore provveda

“Il grido disperato lanciato in queste ore dai pazienti dializzati, che segnalano l’assenza di mezzi di trasporto indispensabili per raggiungere le strutture ospedaliere presso le quali effettuano le terapie, ha raggiunto livelli intollerabili per un paese civile. I soggetti affetti da patologie croniche hanno chiesto invano alle istituzioni la disponibilità di veicoli che li accompagnassero a curarsi”. È quanto dichiara Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega, membro della commissione Sanità. “La carenza dei mezzi – prosegue – non è dovuta soltanto ai contagi da Covid che hanno colpito il personale addetto al servizio, ma è soprattutto riconducibile agli inaccettabili ritardi con i quali le Asl Roma 1 (Centro storico, Prati, Roma Nord), Roma 5 (Tivoli e dintorni), Roma 6 (Civitavecchia, Bracciano) nonché quella di Latina, erogano le risorse alle ditte che trasportano i degenti con notevole ritardo, a prestazioni già concluse. Una situazione insostenibile – ha rimarcato l’esponente leghista – in quanto le imprese, prive di liquidità sono impossibilitate a rifornire di carburante i mezzi che infatti rimangono fermi”. A tutto ciò si aggiunge la situazione critica degli ospedali, molti dei quali hanno visto lo svilupparsi dei focolai dovuti all’infezione da Covid, una situazione che ha comportato la chiusura dei reparti dedicati, con i dializzati costretti a proseguire le terapie in presidi privati in cui sarebbe stata ridotta la durata del trattamento. “Confido – conclude Giannini – in un intervento risolutore dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, affinché sia ripristinato il servizio di trasporto e sia restituita la dignità ai pazienti dializzati garantendo loro il diritto alle cure primarie”.

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