Era il 7 aprile del 1948 quando, durante la prima Assemblea mondiale della salute – World Health Assembly – fu istituita la Giornata mondiale della salute. Da quel momento, il 7 aprile di ogni anno ricorre il World Health Day, proprio per ricordare la fondazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e ogni anno si sceglie un tema-guida per celebrare tale data. Quello del 2025 è “Miglioramento della salute e della sopravvivenza delle madri e dei neonati” e molti sono i commenti di professionisti ed esperti del settore, tra cui quello di Andrea Lenza (nella foto), presidente dell’Ordine dei Tecnici sanitari e delle professioni sanitarie della riabilitazione e prevenzione (Tsrm e Pstrp) e della Federazione dei Veterinari (Fnovi), da tempo impegnata per la prevenzione e la cura, in un’ottica “One Health,” un approccio intersettoriale che guarda alle molteplici connessioni tra la salute umana, animale e ambientale al fine di valutare e gestire la complessità dei rischi. Lenza, si unisce all’appello dell’Oms e, a tal fine dichiara: “Governi e comunità sanitaria mondiale intensifichino gli sforzi per porre fine alle morti prevenibili di madri e neonati, dando priorità alla salute e al benessere a lungo termine delle donne”. Sono circa 300mila le gestanti che perdono la vita ogni anno a causa della gravidanza o del parto, oltre 2 milioni di bambini muoiono nel loro primo mese di vita e circa altri 2 milioni nascono morti e i professionisti sanitari, impegnati in ricerca, prevenzione, assistenza, cura e riabilitazione, tanto possono in tal senso, supportati ora dalla campagna di sensibilizzazione sulla salute materna e neonatale che andrà avanti per un anno. Si, perché puntare sulla salute è un’assicurazione sulla vita. Lo ribadisce Daniela Mulas, vicepresidente Fnovi che nella stessa campagna denominata “Un inizio sano, un futuro pieno di speranza” vede l’occasione per  divulgare le azioni concrete che i medici veterinari realizzano per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche sanitarie globali e sulle iniziative di prevenzione e cura. “Attraverso il controllo della salubrità degli alimenti di origine animale consumati in gravidanza e nella prima infanzia, o nella prevenzione di zoonosi che possono colpire le fasce più vulnerabili della popolazione, i medici veterinari realizzano azioni concrete idonee a migliorare la vita delle persone”, chiarisce la dottoressa. Così come è importante sensibilizzare sul valore terapeutico del legame uomo-animale, che è ampiamente dimostrato e trova concreta applicazione negli Interventi assistiti con i migliori amici dell’uomo. Ottimi propositi dei professionisti, da cui non potrà prescindere “un rafforzamento della rete sanitaria territoriale e domiciliare e un adeguamento dell’organico all’interno delle strutture ospedaliere”, come auspicato dal presidente Lenza.

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