Il Giubileo è alle porte e il servizio di emergenza della Capitale si prepara a rispondere alla aumentata domanda di soccorso. Con due determine della direzione regionale Istruzione, formazione e politiche per l’occupazione – la G13660 e la G13661 – pubblicate il 17 ottobre scorso, si amplia l’organico del 118 con l’assunzione di 100 autisti barellieri a tempo determinato, iscritti ai centri per l’impiego del Lazio e il contestuale reclutamento di 126 operatori di analogo profilo, da immettere negli organici a tempo indeterminato mediante selezione. Plaudono i sindacati, tra cui l’Ugl che “rivendica ad alta voce” quella che considera una sua vittoria e l’Usb che dopo ripetute “segnalazioni e denunce all’ispettorato del lavoro per l’aumento di infortuni e malattie professionali”, plaude la fine del lavoro affidato ad esterni grazie alla “internalizzazione degli operatori nel servizio pubblico”. Una riorganizzazione totale, con la dotazione di 127 nuove ambulanze e 25 auto mediche per rinnovare l’ormai vetusto parco dei mezzi e una ulteriore novità che potrebbe rivoluzionare le modalità di accesso al servizio. Si tratta della attivazione del cosiddetto numero europeo armonizzato (Nea) 116117, in grado di filtrare le chiamate non riferite a situazioni di immediato pericolo ma identificabili come cure mediche differibili, evitando così che richieste improprie arrivino al 118 dedicato soltanto all’emergenza/urgenza. Una boccata d’ossigeno per il sovraffollamento in pronto soccorso e un punto di riferimento per l’assistenza sul territorio. Nato dalla “Decisione numero 116” della Commissione europea del 15 febbraio 2007, perfezionato da ulteriori atti normativi, tra cui l’accordo della Conferenza Stato-Regioni del 2016, il Nea è partito nel Nord Italia per poi estendersi a tutto il territorio nazionale. E se il prefisso 116 resterà sempre invariato, ad esso saranno a mano a mano aggiunti altri suffissi di pertinenza sociosanitaria – dall’assistenza psicologica alle denunce di violenza, passando per i consigli medici e il sostegno ai minori – sollevando il 118 da incombenze del tutto inappropriate e assicurando ai cittadini la corretta risposta alle reali necessità.

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