“Ifo, un ospedale vicino al malato”
Istituti Fisioterapici Ospitalieri (Ifo) Regina Elena e San Gallicano di Roma: durante la fase di emergenza coronavirus il volume delle prestazioni, nel rispetto delle opportune precauzioni, non è diminuito anzi, ha avuto un incremento. L’annuncio è arrivato il 16 maggio, “Giornata del malato oncologico” e le cifre dimostrano come sia attiva la presa in carico del paziente. Alcuni esempi: la radioterapia ha aumentato del 24 per cento le prestazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la chirurgia senologica del 26 per cento, percentuale che si avvicina a quella della neurochirurgia. Bene anche la chirurgia toracica che insieme alla chirurgia robotica urologica, cervico-facciale ed epato-bilio-pancreatica fornisce cifre soddisfacenti. Le oncologie hanno registrato ugualmente una percentuale di aumento dei ricoveri mentre si è provveduto a compensare la flessione degli accessi ambulatoriali attraverso il sistema di teleconsulto e telemedicina che, attivato da metà marzo, ha raggiunto un totale 1371 pazienti. Sono stati 6000 i contatti in questo caso, di cui 700 i pazienti oncologici invitati sulla piattaforma OncOnline, attiva dai primi di aprile sul sito del’’Ifo, che consente consulti a distanza, con trasmissione dati da remoto. Attiva inoltre la linea telefonica di supporto psicologico che, grazie al progetto “Parla con noi” ha assicurato ai malati di tumore 23 primi colloqui e 13 consulenze di sostegno in poco meno di un mese. Infine, la linea di ascolto “Info, mi prendo cura dite” attivata dalla vigilia di Pasqua 7 giorni su 7 compresi i festivi ha registrato 65 chiamate. “Oltre 135 le persone che ci hanno contattato attraverso le piattaforme social da aprile a oggi per un totale di 400 interazioni” comunica la direzione degli Istituti. Il triage di accesso ha interessato 25.764 persone tra pazienti e accompagnatori, filtrati attraverso misurazione temperatura tramite termoscanner, misurazione dell’ossigeno con il saturimetro (strumento che in questo periodo i cittadini hanno avuto modo di conoscere grazie alla tv) e la compilazione di un breve questionario. “Da questa sfida abbiamo imparato a innovare la relazione con il malato – ha dichiarato il direttore generale Ifo Francesco Ripa di Meana – tenendo al centro la sicurezza del paziente con una nuova flessibilità, che ha reso il nostro ospedale più permeabile e vicino agli assistiti”.