Il Lazio ha il nuovo Piano di prevenzione

Ė un corposo documento di quasi 400 pagine, approvato il 21 dicembre con la delibera di giunta numero 970. Il “Piano regionale della prevenzione 2021-2025” indica ai residenti del Lazio come “Promuovere salute”, sulla base del piano di prevenzione nazionale dello stesso quinquennio e di quanto stabilito nel Patto della salute 2019-2021 con cui le Regioni italiane, nel capitolo dedicato al tema “convengono di implementare gli investimenti in promozione della salute e prevenzione”. Un documento elaborato e riveduto sulla base delle evidenze epidemiologiche derivanti dalla emergenza Covid-19, che “ha evidenziato l’esigenza di rimodulare e potenziare, nel breve e medio termine, gli interventi per scongiurare il rischio e favorire la promozione della salute, basati su reti integrate di servizi sociosanitari e sul coinvolgimento della popolazioni ad acquisire consapevolezza sulle prescrizioni da seguire”. Dopo un quadro generale e una presentazione, si passa alla analisi di contesto e al coinvolgimento di tutte le comunità interessate ai piani di prevenzione: dalla scuola ai luoghi di lavoro, transitando per le patologie professionali, arrivando all’ambiente e agli screening oncologici. Particolare attenzione è dedicata alle malattie infettive e alle vaccinazioni, così come alle cronicità e alle dipendenze, quali ad esempio il tabagismo. Al centro dell’azione la direzione regionale Salute che, attraverso le aziende del Servizio sanitario regionale esplicherà tutte le azioni concordate, che vedono come terminale il referente aziendale di programma. Sulla base del profilo demografico e socio-economico dei residenti, considerato lo stato di salute della popolazione, si definiscono i fattori di rischio, i fattori ambientali e il loro impatto sul benessere dei cittadini. Sono poi grafici, tabelle, quadri sinottici a definire programmi e obiettivi strategici. A ogni programma corrisponde una azione di prevenzione, sempre tenendo conto della equità nell’accesso alle prestazioni. Un piano sicuramente ambizioso, che vede la sinergia tra numerosi attori, istituzionali e territoriali. Soprattutto, si dovrà confidare sull’adesione dei cittadini, che dovranno sviluppare una nuova consapevolezza sulla necessità di aderire ai programmi di educazione alla salute.

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