Infermieri Lazio: “avanti con le assunzioni”

Giornata internazionale dell’infermiere: non solo parole, servono anche impegni. Per questo il 12 maggio, gli infermieri risultati idonei nella graduatoria di concorso bandito per le assunzioni dell’azienda ospedaliera Sant’Andrea, si sono riuniti in presidio sotto la sede della Regione Lazio, per manifestare il proprio disappunto contro le nuove linee di reclutamento varate dalla cosiddetta cabina di regia dell’assessorato alla Sanità. I professionisti dell’assistenza hanno ancora una volta ribadito all’assessore Alessio D’Amato che a tutt’oggi, l’ufficio che dovrebbe approvare lo stanziamento di risorse per garantire i fabbisogni occupazionali di Asl e ospedali, non ha ancora provveduto a definire le linee di intervento. Così come latita l’istituzione dell’infermiere di famiglia e di comunità, per il cui impiego si espresse nel 1998 l’Oms e la cui figura è stata sollecitata nel “Patto per la salute 2019-2021”. “L’unico atto ufficiale della Regione – secondo una nota diffusa dalla Federazione Lazio del sindacato Usb – è stato l’irrigidimento delle modalità di chiamata e di gestione della graduatoria degli idonei dell’ospedale di Roma Nord. Esattamente come avrebbe fatto il miglior direttore generale di un’azienda privata”. Per questo i sindacalisti rivendicano la natura pubblica della sanità regionale, abbandonando la logica di “decisione unilaterale di gestione del personale. Come Usb – continuano nel comunicato – ribadiamo da tempo che le assunzioni stabili sono parte fondamentale del processo di garanzia del diritto alla salute di tutti”. Uno slogan che si unisce a quello diffuso dalla Fnopi, federazione degli infermieri “Ovunque per il bene di tutti”, per celebrare la giornata dedicata alla professione. Una presenza, quella dell’infermiere, che chiede soltanto di eliminare le incertezze normative e le lungaggini burocratiche, per attuare disposizioni esistenti da tempo.

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