“Come sarà l’Ospedale del futuro? Siamo già nel futuro: le soluzioni tecnologiche, progettuali e organizzative hanno raggiunto livelli molto avanzati. La sfida oggi è mettere tutto ciò di cui disponiamo a sistema in un’ottica One Health. E le Ostetriche/i possono offrire un valido contributo in questa direzione. Non è un caso che la Giornata internazionale delle Ostetriche/i sia stata dedicata proprio questo tema: ‘Ostetriche: una soluzione vitale per il clima’. A livello globale, i servizi sanitari emettono circa il 5% dei gas serra e le Ostetriche/i possono contribuire alla riduzione di tali emissioni di carbonio. Le prove dimostrano che la continuità dell’assistenza ostetrica porta a risultati ottimali e sicuri utilizzando meno risorse, con conseguente minore spreco sia da un punto di vista medico, che dell’impronta ecologica generata”, spiega la Presidente della FNOPO, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica, Silvia Vaccari, intervenuta nel corso della terza edizione dell’Open Meeting “Grandi Ospedali”, che si è svolto a Napoli il 29 e 30 maggio. “Offrendo continuità delle cure nelle comunità, le Ostetriche riducono la necessità di spostamenti evitabili verso le strutture sanitarie, diminuendo così l’impronta di carbonio”, aggiunge la Presidente Vaccari. Ma non è tutto. “L’efficacia del modello a conduzione ostetrica è confermata anche dalla letteratura internazionale che evidenzia come laddove l’Ostetrica/o sia il professionista sanitario maggiormente presente nel percorso nascita – rendendo possibile una continuità assistenziale (territorio-ospedale/ospedale-territorio) dalle prime fasi della gravidanza al puerperio gli esiti di salute – la soddisfazione della donna/coppia siano migliori”. Questo modello, oggi, può essere ulteriormente implementato e migliorato grazie alla digitalizzazione ed alle nuove tecnologie: “L’intelligenza artificiale, ad esempio – spiega la Presidente della FNOPO – ha il potenziale per migliorare gli esiti dei pazienti e aumentare l’efficienza in ostetricia e ginecologia, specialmente attraverso l’analisi dei modelli, l’interpretazione delle immagini diagnostiche e l’ottimizzazione dei modelli predittivi. Tuttavia, un recente studio indica che, nonostante un ampio interesse in generale, la sua presenza specifica nel campo dell’ostetricia e della ginecologia è ancora scarsa. Questa carenza di ricerca e di interesse sull’argomento suggerisce che ci sia un potenziale inesplorato e la necessità di indagini più approfondite. L’intelligenza artificiale offre grandi potenzialità, come l’analisi di dati, l’interpretazione delle immagini diagnostiche, e l’ottimizzazione dei modelli predittivi. Questi aspetti dell’intelligenza artificiale – conclude la Presidente Vaccari – possono giocare un ruolo cruciale nell’aumentare l’efficacia e l’efficienza dei trattamenti e delle cure”.

Commenti Facebook:

Commenti