La sanità del Lazio brilla nel “Programma esiti”
Lo Spaziani di Frosinone, insieme a Colleferro e Tor Vergata con standard positivi
Moderata soddisfazione per la sanità del Lazio, nel Programma nazionale esiti (Pne). La ultradecennale valutazione sulle strutture sanitarie italiane, che l’Agenas – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, organo tecnico-scientifico del ministero della Salute, ha presentato il 29 ottobre scorso a Roma, presso la sede del Cnel in presenza del ministro Orazio Schillaci, pone l’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, tra i 35 migliori in Italia, per quanto attiene alla specialità di cardiologia. Per l’edizione 2024, che illustra i risultati conseguiti nel 2023, insieme al presidio del capoluogo ciociaro si fanno spazio per la nostra regione il presidio ospedaliero Nord di Latina e, per la Capitale, il Policlinico Casilino e quello di Tor Vergata. Un riconoscimento che si basa sulle disposizioni impartite dal decreto del ministero della Salute numero 70 del 2015 che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. L’indicatore che maggiormente ha inciso nella graduatoria delle strutture evidenziata dal Pne è stato quello relativo alla tempestività degli interventi di angioplastica in pazienti con infarto miocardico acuto. Il nosocomio di Frosinone è inserito fra le 35 strutture cosiddette “ad alto volume” – ovvero con più di cento ricoveri all’anno per tale patologia – in grado di garantire un tempestivo accesso all’angioplastica entro i 90 minuti, una tempistica essenziale per l’esito dell’intervento. La soglia di interventi da superare è attestata al 60% e, in questi anni, lo Spaziani ha fatto passi da gigante, riscuotendo il plauso di professionisti e autorità locali. “Un risultato – commenta il presidente dell’Ordine dei medici di Frosinone Fabrizio Cristofari – che conferma gli alti livelli delle prestazioni offerte dai nostri specialisti ma va riconosciuta anche la tempestività degli operatori del 118 e dei colleghi del pronto soccorso che riescono a garantire prestazioni rapide e veloci quando anche un minuto può essere fatale. Un apprezzamento particolare va anche al primario della Cardiologia Maurizio Menichelli – continua Cristofari – per i risultati raggiunti che esaltano l’intera struttura ospedaliera”. Anche le istituzioni si uniscono nel commentare positivamente il risultato, per tutti, si esprime il presidente del Consiglio provinciale Gianluca Quadrini che definisce il risultato come “un segno tangibile dell’ottima qualità dei servizi sanitari che offriamo sul nostro territorio” e ringrazia il commissario straordinario della Asl di Frosinone Sabrina Pulvirenti. Questa edizione del Programma esiti, ha preso in considerazione l’attività assistenziale di oltre 1.300 ospedali pubblici e privati, monitorando contestualmente, le tendenze temporali relative al periodo 2015-2023 e non sono mancate le sorprese. Nel dopo pandemia, infatti, l’ospedale ha ritrovato la centralità con l’aumento dei ricoveri che hanno toccato quasi gli 8 milioni (312mila in più rispetto al 2022) mentre altri indicatori considerati, hanno riguardato l’assistenza territoriale e gli accessi impropri al pronto soccorso, vera piaga della sanità dei nostri tempi.