La voce, patrimonio da preservare
Il 16 aprile si celebra la Giornata mondiale della voce, comunicato e suggerimenti dei logopedisti
Le statistiche indicano che oltre 300 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi vocali, che possono variare da afonia temporanea a patologie più gravi. Il 7,5% della popolazione mondiale soffre di disturbi della voce in un determinato momento della vita. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di coloro che svolgono professioni vocalmente intensive come insegnanti, cantanti, attori e operatori di call center o individui affetti da malattie neurodegenerative come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia di Parkinson (Mp) e paralisi sopranucleare progressiva (Psp), oltre ai fumatori. Questo sottolinea l’importanza di una consapevolezza diffusa riguardo alla salute vocale e alla prevenzione dei disturbi vocali. Il punto di riferimento di chi ha problemi di voce, insieme al medico specialista, è il logopedista, professionista sanitario iscritto all’omonimo albo, che afferisce agli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e prevenzione (Ordini Tsrm e Pstrp). Ė questa la raccomandazione che arriva dai professionisti del settore, in occasione della Giornata mondiale della voce, nata in Brasile nel 1999, allo scopo di sensibilizzare le persone a prendersi cura di questo importante attributo personale. Punti di riferimento per le patologie vocali, i logopedisti in questo ambito lavorano a stretto contatto con medici esperti in foniatria, audiologia, ma anche in neurologia. Tuttavia, la riabilitazione della salute vocale non è sempre garantita su tutto il territorio nazionale. Le lunghe liste d’attesa e la carenza di personale rappresentano delle sfide per la cura delle patologie vocali. A titolo di esempio, in Francia ci sono 45 Logopedisti per 100.000 abitanti, mentre in Italia ve ne sono solo 18. La voce, di per sé, riflette l’intersezione di discipline scientifiche quali la fisiologia, la biologia e la bioacustica, oltre a influenzare settori cruciali come l’audiologia, la psicologia, la neurologia, la linguistica e la fonetica. Il recente studio, condotto presso l’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Bari, ha evidenziato la necessità di una maggiore sensibilizzazione e formazione riguardo metodiche innovative come il Message Banking (MB) e il Voice Banking (VB) che costituiscono un supporto per le persone a rischio di compromissione vocale grave. Si tratta di registrazione e conservazione digitale di parole e messaggi significativi per preservare l’identità delle persone e di creare una voce sintetica personalizzata che rifletta la voce naturale delle persone. “Salvaguardare la voce è una priorità concreta per mantenere una comunicazione efficace e per preservare la nostra capacità di interagire – così i logopedisti in una nota – l’investimento in conoscenza e prevenzione è fondamentale per proteggere lo strumento vocale e garantire che ogni voce abbia la possibilità di farsi sentire e di lasciare un’impronta indelebile nella sinfonia della vita.