Regione Lazio, continua lo stillicidio di incidenti sul lavoro. Nel pomeriggio del 14 maggio un giovane di 30 anni, originario della Guinea ma residente a Frosinone è rimasto gravemente ferito in un’azienda che si occupa di apparecchiature del gas. Secondo quanto si apprende, l’operaio sarebbe stato schiacciato da un macchinario ed è subito scattato l’allarme. Sul posto sono sopraggiunti medici e paramedici del 118 e gli agenti delle volanti, insieme agli esperti della Polizia scientifica. L’operaio è stato immediatamente preso in cura dai sanitari ma, considerata la natura delle ferite, è stato disposto il suo trasferimento in eliambulanza all’ospedale San Camillo di Roma. All’infortunato è stato assegnato il codice rosso, sebbene i sanitari abbiano riferito che il suo stato era cosciente. Secondo quanto si apprende dai sanitari, fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. Ci sono volute quattro ore per tutti i rilievi del caso e ora spetterà agli inquirenti verificare le modalità del grave infortunio e l’accertamento di eventuali responsabilità. Nel primo bimestre del 2024 si contano già nel Lazio ben 11 vittime di incidenti sul lavoro, pur mantenendo la regione la sua posizione in “zona gialla”, con un’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate del Paese e comunque al di sotto della media nazionale. Tra gennaio a febbraio, infatti, fa registrare un indice di incidenza di mortalità calcolato per milione di occupati pari a 3,4 contro una media nazionale di 3,9. “La sicurezza in ogni luogo di lavoro, per tutti, è una priorità assoluta della nostra Giunta” ha dichiarato di recente il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, nel celebrare la Giornata dedicata alla sicurezza sul lavoro. All’orizzonte dell’amministrazione regionale, c’è l’approvazione del Piano triennale per la sicurezza sul lavoro, per poter disporre di una mappatura degli interventi necessari sull’intero territorio regionale. Buone notizie arrivano inoltre dall’Inail, istituto che ha messo a disposizione un milione di euro, fondo che è stato ampliato dalla giunta regionale con la dotazione di altri tre milioni, per un totale di quattro. Provvedimenti che, da soli, non sono certo sufficienti a garantire la riduzione degli infortuni, se a ciò non si affianca una robusta opera di formazione.

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