Lazio: nella sfida a tre con Donatella Bianchi entra l’ambiente
Con Rocca (centrodestra) e D’Amato (Terzo Polo e Pd), corre per la presidenza Bianchi (M5s e Si)
Contro il tecnico esperto di sanità Francesco Rocca e il politico prestato alla sanità come assessore Alessio D’Amato, correrà alla carica di presidente della Regione Lazio per il Movimento 5 stelle Donatella Bianchi, giornalista, ambientalista, già presidente del Wwf Italia, attuale presidente del Parco delle Cinque terre, carica da cui è dimissionaria, per volere del presidente della Liguria Giovanni Toti che le ha chiesto di farsi da parte dopo la candidatura. Così come ne ha chiesto le dimissioni dalla conduzione della trasmissione di Rai 1 “Linea blu” il deputato del Pd Andrea Casu. Una sfida difficile fin dall’inizio per la 59enne di La Spezia, in passato vicina alla sinistra del Partito democratico e oggi schierata con i grillini e Sinistra italiana che darà il suo appoggio insieme a forze civiche e associazioni di base. Per Giuseppe Conte, la prescelta dovrà assicurare un rilancio ambientale, politico e sociale della Regione Lazio, un ente in cui la parte preponderante del bilancio se ne va per gestire la sanità e che con Donatella Bianchi tra i protagonisti delle elezioni del 12 e 13 febbraio vede un riequilibrio sui temi della sostenibilità ambientale e, secondo Conte la “Transizione ecologica vera e trasparente che sia sinonimo di salvaguardia ambientale, lotta all’inquinamento, volano di occupazione”. Non solo corsie di ospedale e liste di attesa, carenza di medici e bilanci in rosso, case di comunità e telemedicina. I quaranta giorni scarsi di campagna elettorale ci vedranno coinvolti in dibattiti su ambiente e inquinamento, rifiuti e riciclo, salvaguardia ambientale e qualità della vita che, in sintesi, significa anche salute guadagnata e, presumibilmente, pronti soccorsi meno affollati e posti letto meno necessari.