“Regione Lazio: al centro delle politiche di bilancio, ci sono le famiglie, le imprese e i settori dell’economia regionale. La sanità, con la creazione di cinque nuove strutture ospedaliere e l’abbattimento delle liste d’attesa è una delle priorità per la Regione di oggi e per quella che verrà”. Ė quanto comunica in una nota Marco Bertucci, presidente della commissione Bilancio della Pisana, per commentare l’approvazione del documento di economia e finanza regionale (Defr 2025) per gli anni 2025-2027, votato a maggioranza come proposta di deliberazione consiliare, contrassegnata dal numero 28. Un documento essenziale di programmazione economica, che contiene indicazioni-guida per le scelte di governo regionale e prelude agli altri due appuntamenti costituiti dalla sessione sul collegato al bilancio e l’assise sulla legge di stabilità regionale – rendiconto 2023. Operazioni che, sebbene di stretta competenza tecnica, hanno poi notevoli risvolti politici per la collettività. Come spiegato dall’ assessore al Bilancio e Programmazione economica della giunta regionale Giancarlo Righini “dopo il triennio 2025-2027 considerato nel Defr 2025, vedremo lindebitamento scendere sotto i 20 miliardi. Questo ci consentirà di effettuare investimenti, utilizzare razionalmente i fondi strutturali e liberare risorse da destinare al sostegno alle famiglie, ai redditi delle persone più bisognose, sostenendo la nostra manovra fiscale con maggiore convinzione”. Una moderata soddisfazione quindi, con cui si guarda alla stesura della prossima legge di bilancio e di stabilità. “Abbiamo risorse disponibili per quasi 10 miliardi di euro e questo grazie alla politica di riduzione del debito e di ottimizzazione delle risorse, che consente un incremento del Pil” sostiene il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Pisana Daniele Sabatini, che insieme ai colleghi di partito prefigura il concretizzarsi di una visione strategica dell’amministrazione regionale guidata da Francesco Rocca. Una strategia di governo territoriale “volta a ridurre l’entità del debito ereditato, in favore di una maggiore e più efficiente capacità di investimento e realizzare così il programma elettorale, proseguendo sulla strada della riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese”, sostengono all’unisono dalla maggioranza. Crescita e sviluppo nel Lazio è il binomio che sta prendendo piede, i cui prodromi si sono visti grazie alla “parifica del Bilancio 2023” da parte della Corte dei conti – l’atto di controllo che i giudici contabili esercitano sul rendiconto generale dello stato e degli enti locali – che ha riconosciuto alla compagine regionale i progressi ottenuti con la prima legge di bilancio dell’amministrazione Rocca nel garantire l’equilibrio finanziario. Anche l’opposizione ha fatto la sua parte in corso di approvazione del Defr. Sono stati accolti due ordini del giorno proposti da Massimiliano Valeriani del Pd e da Claudio Marotta di Verdi e sinistra. Il primo impegna il presidente Rocca e la giunta “a incrementare le risorse regionali destinate al Trasporto pubblico locale e a promuovere azioni utili a ottenere dal governo nazionale un incremento del fondo nazionale trasporti”. L’altro impegna presidente e giunta regionale a “promuovere un piano per l’istituzione di sportelli di segretariato sociale e previdenziale e il rafforzamento della presenza di patronati e Caf all’interno degli istituti penitenziari del Lazio”. Il documento di programmazione è stato quindi approvato con un unico emendamento, votato all’unanimità, a firma della consigliera Eleonora Mattia (Pd), che mira a potenziare il programma di screening del tumore al seno e l’istituzione del programma di valutazione del rischio per pazienti e famiglie con mutazioni geniche germinali, per donne geneticamente predisposte per familiarità. Un documento che il presidente della Commissione regionale Bilancio Marco Bertucci vede come “veicolo per un miglioramento concreto e reale delle vite di tutti i nostri cittadini”. Così è riportato in una nota e così i cittadini del Lazio sperano, dopo anni di sacrifici, tagli di ospedali e posti letto, nella Regione con l’Irpef più alta d’Italia.

 

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