Lettere a Sirene
Pubblichiamo due note dello stesso tenore. Disagi all’apparenza minimi, che per molti utenti tali non sono, che potrebbero essere risolti semplicemente, senza oneri o dispendio di energie e risorse.
Il ministro Brunetta e il percorso a ostacoli
Dimesso da poco dall’ospedale San Filippo Neri di Roma, dopo un delicato intervento chirurgico, ho chiesto al reparto il certificato di degenza, come prevede la legge Brunetta per i dipendenti pubblici.
Dal reparto sono stato spedito in direzione sanitaria, per la precisione all’ufficio cartelle cliniche e, pieno di dolori, fresco ancora dall’operazione ho percorso il tragitto, non breve, verso un altro edificio, con il borsone degli effetti personali e il vento di tramontana impietoso ed inclemente.
Arrivato nel lungo corridoio, all’ufficio cartelle cliniche mi veniva detto che il rilascio dei certificati di ricovero avveniva al primo piano, in un’altra stanza. Altro giro, altra corsa.
Finalmente, non senza attesa, il sospirato certificato mi veniva rilasciato e potevo salutare l’ospedale, con buona pace di Brunetta e della direzione ospedaliera. Domanda: nella pubblica amministrazione super tecnologica, sostenuta proprio da Brunetta, è tanto difficile attraverso i computer trasmettere i certificati dagli uffici ai reparti di degenza?
O è troppo chiedere questo a una burocrazia sorda e cieca verso il malato e insensibile ai suoi diritti? Sono piccoli problemi, che non costerebbe nulla risolvere.
Sappiano i nostri amministratori che, se non si parte dal quotidiano, anche il miglior piano sanitario sarà destinato al fallimento, come l’esperienza di questi anni insegna.
Carlo Sacchi
Rx, maratona tra sterrati e scantinati
E’ impensabile, scrive un lettore da Monteverde, che per ritirare un esame radiografico al San Camillo si debbano attendere cinque giorni e, in più, girare come una trottola.
Ecco la via crucis: prima si deve chiedere un modulo al padiglione cardiologico, poi si debbono pagare gli oneri al Forlanini; il ritiro avviene dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 ma, per raggiungere le due strutture mancano indicazioni e si è obbligati a seguire un percorso molto disagiato: corridoi e scale in pessimo stato, insalubri e insicuri, uffici come veri e propri scantinati, strade sbarrate per i cantieri e piene di buche.
Non si capisce perché il modulo di richiesta dell’esame non sia scaricabile da internet come quello per le cartelle cliniche. Anche questa operazione si traduce in una lunga attesa. Ma non si era parlato di semplificazione?
Mario Santoro