Disturbi del linguaggio e della voce che arrivano a influenzare la comunicazione e perfino la deglutizione, fino a sconfinare in difficoltà cognitive di memoria e dell’apprendimento. Si tratta di un fenomeno che, oltre al disagio personale, conduce ben presto all’isolamento se non si corre ai ripari. Per questo è fondamentale l’intervento del logopedista, un professionista che si occupa di prevenzione e cura di tali patologie e che, nella Giornata della Logopedia 2025 che si celebra il 6 marzo, vuole riaffermare la centralità della sua professione. Le difficoltà linguistiche riguardano un bambino su dieci: si va dai disturbi più semplici, ovvero ritardi del linguaggio o difetti di pronuncia, fino a problematiche più importanti come le difficoltà nell’apprendimento. Tali problemi possono colpire sia i più piccoli che gli adolescenti, tanto che il loro numero in Italia sfiora il milione di individui. Per questo, la Federazione Logopedisti italiani (Fli) del Lazio, promuove un evento online dal titolo “Linguaggio e ambiente: insieme vincono” che assurge a tema di una ricorrenza che va avanti da ben 21 anni e che quest’anno focalizza tale rapporto. In linea con l’approccio indicato dall’Oms, il cosiddetto “One health”, che guarda alle connessioni tra salute umana, animale e ambientale, al fine di prevenire i rischi che attentano al benessere, i logopedisti valutano barriere e opportunità, avendo quale obiettivo la facilitazione della comunicazione. “Arricchire l’ambiente per arricchire la comunicazione” è lo slogan della Giornata europea della Logopedia che, per la presidente della Federazione, Manuela Pieretti diventa “un momento per riflettere in modo attivo e propositivo, a partire dall’idea che si possano costruire ambienti e relazioni che tengano conto della possibilità multisensoriali della comunicazione”. In accordo con importanti istituzioni e organismi, quali l’Istituto superiore di Sanità, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e la Federazione degli Ordini delle professioni sanitarie, si sta lavorando per la definizione di linee guida e per promuovere le buone pratiche, connotate dalla necessità di limitare l’uso di strumenti digitali, promuovere tempo libero ‘di qualità’ stimolando la creatività, puntare sulla interazione sociale arricchendo l’ambiente di sollecitazioni che favoriscano la comunicazione. In sintesi: occorre valorizzare il ruolo del logopedista, quale sentinella che intercetta tempestivamente i disturbi del linguaggio. La Federazione, associazione tecnico scientifica attiva dal 1989, con la mission della ricerca scientifica e la promozione della professione, attraverso il webinar del 6 marzo intende avviare una riflessione, favorendo le “possibilità multisensoriali della comunicazione”, in un ambiente favorevole al contatto umano. (Nella foto: Le due principali aree del linguaggio, l’area di Broca e l’area di Wernicke.

 

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