Lotta all’obesità: questione di educazione, comincia dalla scuola
Arriva nelle scuole una nuova materia: l’educazione alimentare. Da gennaio2012, in77 mila classi delle scuole medie di tutta la penisola, il cibo diventerà materia di studio attraverso multiformi discipline: scienze, linguistica, storia, geografia ed educazione motoria. E’ quanto previsto dal programma “Scuola e cibo”, promosso grazie all’accordo tra Federazione dell’industria alimentare e ministero dell’Università e Ricerca scientifica. “Il sovrappeso non si combatte col proibizionismo o minacciando più tasse” dice Filippo Ferrua, presidente di Federalimentari. Per questo, finite le vacanze natalizie, un milione e 600 mila ragazzi, dai 10 ai 14 anni, inizieranno un viaggio dentro al mondo degli alimenti per scoprirne caratteristiche, qualità chimico-nutrizionali, effetti sulla salute, processi produttivi, di consumo e di conservazione. Non saranno i soli però ad essere coinvolti: oltre 148 mila insegnanti seguiranno appositi incontri di formazione curati da esperti (nutrizionisti, medici, comunicatori, docenti) per acquisire le competenze con cui trasmettere agli alunni uno stile di vita sano e corretto. Il primo appuntamento e’ a Milano, il 21 e 22 novembre. Il 28 e 29 novembre a Roma e poi a Bari il 5 e 6 dicembre. Agli italiani piace stare a tavola, ma sono in agguato i problemi di salute causati da una dieta squilibrata. “Il 22% dei bambini fino agli 11 anni è in sovrappeso – afferma Riccardo Garosci, presidente del Comitato “Scuola e cibo” del Miur, facendo riferimento ai dati del 2010 forniti dal ministero della Salute – mentre quelli obesi sono il 12%. In più, un bambino su quattro salta la prima colazione, concentrando l’apporto calorico in altre parti della giornata col rischio di ingrassare”.
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