Magliana, mammografi e Tac fantasma

asl via vaiano maglianaL’allarme lo lanciammo sul nostro primo numero (sireneonline.it febbraio 2011) ma i disservizi al poliambulatorio della Asl Roma D in via Vaiano sembrano di casa. A denunciare l’accaduto questa volta è Fabrizio Santori, consigliere della commissione Politiche sociali e salute della Regione Lazio che, in occasione della sua 30esima tappa del “Tour della sanità malata”, ha scovato due mammografi imballati, chiusi in un ripostiglio e inattivi da ben due anni, mentre i cittadini sono sottoposti a liste di attesa bibliche. “In tutta la vastissima area della Asl Roma D, che comprende i municipi X, XI, XII con il litorale di Ostia e Fiumicino, i quartieri che si affacciano sul Portuense, Monteverde e parte di Trastevere, nonché Bravetta, Pisana e Massimina, non esiste un mammografo pubblico destinato alla medicina del territorio – tuona il consigliere – ciò costituisce uno spreco di fondi pubblici. è un episodio gravissimo che denunceremo alla Corte dei conti, considerando che queste macchine salva vita dovevano già essere operative all’interno della struttura da oltre due anni, quando furono trasportate da Via Pascarella – ambulatorio ormai chiuso – ancora funzionanti”. La denuncia è documentata da un video reperibile su youtube e, insieme ai due mammografi ‘congelati’ nell’ambulatorio del popoloso quartiere di Magliana, Santori fa rilevare che anche la Tac è sottoutilizzata. Sembra che, per collocare l’apparecchio al terzo piano, nella struttura rinnovata nel 2010, sarebbe stata divelta e poi ripristinata la parete di una stanza e ciò fa ritenere che tale sistemazione non sarebbe stata programmata in modo oculato. Risulta infatti che gli ascensori non siano idonei a trasportare pazienti in barella così come le porte non ne consentirebbero l’ingresso, impedendo così moltissimi controlli a persone che ne avrebbero necessità urgente. Il tutto mentre, per paradosso, la Regione lancia la campagna mediatica “Ottobre rosa”, mese della prevenzione dei tumori al seno, di cui il presidio di via Vaiano dovrebbe costituire un centro di ad hoc. “Di altri due mammografi ordinati nel novembre 2013 non si ha traccia – continua Santori – per questo abbiamo chiesto in un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti, che fine abbiano fatto tutti i buoni propositi per fare della struttura di via Vaiano un polo d’eccellenza per la lotta a tale patologia”.

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