Medici e volontari: è l’ambulatorio solidale

Ambulatorio-Papa-FrancescoPorta il nome di Papa Francesco perché qui si pratica la solidarietà. L’ambulatorio inaugurato il 5 gennaio in piazza Caduti della Montagnola 39, a un passo dall’Abbazia delle Tre Fontane, consente a chi ha difficoltà economiche di curarsi e reperire medicinali senza spese. È l’iniziativa che le associazioni romane Unitalsi, Medicina solidale e la fondazione Banco farmaceutico onlus, hanno presentato nei locali concessi dall’Ama per la realizzazione di tale servizio. Medici e volontari di Unitalsi e Medicina Solidale si alterneranno per garantire cure e farmaci ai cittadini che presenteranno regolare prescrizione medica. Per prenotazioni e visite, ci si potrà rivolgere ai medici di Medicina Solidale che operano nella parrocchia Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia; quanto alla scelta della sede, l’iniziativa nasce per rispondere alla crescente richiesta di farmaci da parte di fasce sociali deboli presenti sul territorio: dalle famiglie monoreddito ai senza tetto che vivono negli stabili occupati, numerosi in zona. A tagliare il nastro della nuova struttura, che sarà aperta in via sperimentale ogni primo lunedì del mese, il neo assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale Francesca Danese, il direttore generale di Ama Alessandro Filippi insieme al vescovo ausiliare di Roma, Monsignor Lorenzo Leuzzi. “Un gesto che compio con gioia – ha confessato l’assessore – per dimostrare che siamo in grado di dare risposte anche in periferia. Una giornata significativa in cui si attiva una rete di volontariato che collabora con le istituzioni e sostiene i cittadini. I dati rivelano che sempre meno persone si curano in questa città, come in tutta Italia – ha sottolineato l’assessore – c’è povertà, disoccupazione e a ciò sopperisce il lavoro dei volontari, specie per l’educazione all’uso dei medicinali e la lotta agli sprechi. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal direttore generale dell’Ama Alessandro Filippi, che ha evidenziato l’importanza della “collaborazione tra istituzioni per la presa in carico dei problemi e la proposta di soluzioni condivise a favore delle persone fragili e bisognose”, concetto ripreso dal vescovo Leuzzi secondo cui: “Bisogna superare l’idea che si possa risolvere i problemi da soli. In una società globalizzata, si ottiene di più attraverso progetti e programmi condivisi di quanto non si faccia per conto proprio. Serve – ha detto Leuzzi – saper camminare insieme”. Sulla dedica a Papa Francesco è intervenuto Alessandro Pinna, presidente di Unitalsi Roma: “Il miglior regalo per il recente compleanno del Pontefice – ha dichiarato Pinna – un ambulatorio che serva ad aiutare chi versa in situazioni di disagio e necessità”.

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