Medici stranieri, Aodi: riconoscere i titoli
Decreto Milleproroghe: approvato, in sede di conversione alla Camera, un ordine del giorno volto a semplificare la procedura di riconoscimento dei titoli di studio conseguiti dai professionisti sanitari all’estero. Plaude all’iniziativa promossa dalla deputata del Movimento 5 stelle Stefania Mammì, Foad Aodi, presidente di Amsi, associazione medici di origine straniera in Italia e membro della commissione “Salute globale” Fnomceo, federazione dei medici chirurghi e odontoiatri. Si tratta di semplificare il percorso assumendo come valida la copia del diploma in luogo dell’originale, la cui emissione specie nei paesi dell’Est richiede tempi molto lunghi. “L’approvazione di questo Ordine del giorno – sostiene Aodi – va nella direzione tracciata e proposta da Amsi insieme all’Unione medica euro mediterranea (Umem) per il riconoscimento di tutele e la piena valorizzazione degli operatori sanitari di origine straniera”. Di recente, è stata approvato un accordo tra Amsi e Regione Lazio per l’assunzione di medici stranieri nelle strutture pubbliche e il primo bando ad hoc, è partito dall’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata. Di “segnale di attenzione e apertura del governo a istanze di sostegno ai medici e a tutti i professionisti sanitari di origine straniera” parla Alessandro Crasta, avvocato capo del dipartimento legislativo di Amsi e del movimento Uniti per unire, anche in considerazione della grave carenza di medici e infermieri in Italia. Un provvedimento, per i vertici delle associazioni di professionisti stranieri, che si muove nel solco del riconoscimento della immigrazione qualificata in grado di esprimere qualità “di cui beneficeranno in primo luogo i cittadini stessi”, sostengono all’unisono i vertici di Amsi e Umem. Un affidamento a figure sociosanitarie su cui contare, “specie in un contesto di emergenza pandemica in cui ci troviamo”, ribadiscono e un auspicio per lo snellimento delle procedure, il cui ulteriore passo sarà la semplificazione per ottenere il permesso di soggiorno con la conseguente iscrizione agli albi professionali. (Nella foto: Foad Aodi)