Medicina riabilitativa: “La persona al centro”
In occasione del Giubileo per le Persone con disabilità, riceviamo, e volentieri pubblichiamo:
La Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer), che rappresenta i medici fisiatri italiani, nel giorno delle esequie di Papa Francesco vuole ricordare il Pontefice come una figura di straordinaria umanità, che ha dedicato il suo pontificato alla difesa della dignità delle persone con disabilità, promuovendo l’inclusione e l’importanza della riabilitazione come strumenti per una vita piena e autonoma. «Papa Francesco è stato una guida morale che ha posto al centro della sua missione gli ultimi, dando voce a chi vive la fragilità, come le persone con disabilità», ha dichiarato il presidente Simfer, professor Giovanni Iolascon. «Il suo impegno per una Chiesa come ‘ospedale da campo’ ispira il nostro lavoro quotidiano, che mira a migliorare la qualità della vita attraverso la medicina riabilitativa». Papa Francesco, che ha vissuto in prima persona l’esperienza della disabilità, ha più volte sostenuto l’importanza della riabilitazione, come dimostrato dalla sua visita alla Fondazione Santa Lucia di Roma nel 2017, dai vari incontri con la Fondazione Don Gnocchi e dal suo incontro con l’Istituto Serafico di Assisi nel 2021, dove ha elogiato il lavoro riabilitativo come “uno scambio di doni”. «Se la disabilità o la malattia rendono la vita più difficile», ricordò allora, «questa non è meno degna di essere vissuta, e vissuta fino in fondo. Del resto, chi di noi non ha dei limiti, e non va incontro, prima o poi, a delle limitazioni anche gravi? È importante guardare al disabile come a uno di noi, che deve stare al centro della nostra cura e della nostra premura, e anche al centro dell’attenzione di tutti e della politica. È un obiettivo di civiltà. Adottando questo principio, ci si accorge che la persona con disabilità non solo riceve, ma dà. Prendersene cura non è un gesto a senso unico, ma uno scambio di doni». Nei suoi messaggi per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ha denunciato la cultura dello scarto e chiesto servizi adeguati per garantire autonomia e partecipazione. Pochi mesi fa, il 6 ottobre 2024, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e più diretto collaboratore di Papa Francesco, ha aperto il 52° Congresso Nazionale Simfer a Padova con una lezione magistrale su “Le sfide etiche della moderna medicina tra tecnologia e solidarietà”. In quell’occasione, Parolin ha portato la visione del Papa, sottolineando che “la persona con disabilità non è necessariamente infelice” e che la tecnologia, come l’intelligenza artificiale e la robotica, deve essere al servizio delle relazioni interpersonali, senza sostituirle. Ha ribadito la necessità di un’“amicizia sociale” per superare l’isolamento e promuovere una solidarietà effettiva, in linea con l’enciclica Fratelli Tutti. «Le parole del cardinale Parolin al nostro congresso hanno rappresentato un momento di profonda riflessione per i fisiatri italiani», ha aggiunto il presidente Iolascon. «Ci hanno spronato a vedere nella riabilitazione non solo un atto medico, ma un gesto di cura che valorizza la dignità di ogni persona, come Papa Francesco ci ha insegnato». La Simfer si impegna a continuare il proprio lavoro ispirandosi all’eredità di Papa Francesco, promuovendo una medicina riabilitativa che metta la persona al centro, in un dialogo costante tra etica, tecnologia e solidarietà. (Nella foto: il cardinale Pietro Parolin)