Per i cittadini di Colle del Sole, periferia Est di Roma nel VI Municipio, il 25 febbraio sarà una data da incorniciare. La serranda dello studio medico di via Ollolai, chiusa dal 3 luglio 2023 che nessuno aveva la capacità o la volontà di risollevare, riprenderà vita con l’arrivo del medico di famiglia Renzo Cunicella, stimato professionista che opera già in uno studio di Cinecittà Est. Un anno e mezzo di lotte non ha fiaccato la volontà dei cittadini, che fino all’ultimo hanno battagliato riuniti sotto l’insegna del comitato di quartiere guidato dall’instancabile Alessandro Alessandrini, impegnato allo stremo e sostenuti dal municipio che, con il presidente Nicola Franco e la presidente della commissione Servizi sociali e sanità Barbara Del Bello, ha sposato la battaglia fin dagli esordi. Determinante, l’appoggio della Regione Lazio che non si è mostrata indifferente a un problema, quello della carenza dei medici di famiglia, che affligge Roma, il Lazio e tutta Italia, causa mancata programmazione di chi ha gestito la sanità nei decenni passati. Nel 2021 i medici di medicina generale sul territorio regionale erano 4.354, oggi sono ridotti a 4.056. Solo nella capitale erano 2.526 e ora sono 1.982, oltre 500 in meno. Dovrebbero essere 5.400 in tutta la regione e nella capitale ce ne vorrebbero più o meno 2.800. Purtroppo, per la nota carenza di camici bianchi, si rischia un’ulteriore riduzione del 40% entro il 2025, perché molti dottori di famiglia andranno in pensione. Così, per i residenti di Colle del Sole come per quelli della vicina Borgata Arcacci, o come accade al Trullo e a Ponte Galeria, il calvario per vedersi assicurato il diritto alla salute nelle zone periferiche più disagiate è assicurato. Tanto che i rappresentanti del comitato di quartiere Colle del Sole, nel Carnevale dello scorso anno, decisero, con amara ironia, di portare la pubblica opinione a conoscenza del proprio disagio allestendo un carro allegorico con uno studio medico itinerante (nella foto). Il Carnevale del 2025, fortunatamente, sarà diverso. “Abbiamo lavorato in silenzio in questi mesi – scrive sui social il presidente Franco – coinvolgendo ben tre medici, che hanno visitato il quartiere e i  locali”. E non lesina qualche critica a chi, presumibilmente dall’opposizione “tentava di strumentalizzare un dramma che vedeva migliaia di cittadini privati di un diritto”, così come si spende nell’esprimere apprezzamento al direttore generale e al direttore sanitario della Asl Roma 2 Francesco Amato e Maria Cedrola, alla dirigenza del distretto sanitario  6 di zona e, in particolare, al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, per “l’attenzione costante che riserva al Municipio Roma VI delle Torri”.

Commenti Facebook:

Commenti