Metro e bus: il virus viaggia, non si sa se contagia
Covid-19: il virus viaggia sui mezzi di trasporto. Un’indagine dei carabinieri dei Nas ha rivelato che tracce dell’agente infettivo sarebbero su varie superfici di bus, metro e treni: macchine di convalida biglietti, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute. E i messaggi di terrore, diffusi dall’inizio della pandemia, trovano un appiglio in più. I militari hanno eseguito 756 tamponi di superficie su autobus, vagoni metro e ferroviari nelle città di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo, Grosseto e Varese. Da tali prelievi sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus ma non c’è alcuna evidenza che ciò costituisca indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dell’agente patogeno. Ma la notizia è stata comunque diffusa, senza troppo evidenziare quest’ultimo particolare, tutt’altro che secondario. Hanno collaborato alla rilevazione i servizi di Igiene e ambiente delle Asl, le agenzie di protezione ambientale e i laboratori universitari. Da un comunicato dei Nas, emerge che le analisi avrebbero “rilevato con certezza il transito e il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale”. Le rilevazioni, condotte tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile, hanno interessato 693 veicoli, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro. Le irregolarità riscontrate su 65 veicoli o locali di servizio, avrebbero messo in luce l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio, riferite alla probabile carenza di operazioni di pulizia e sanificazione che insieme alla mancanza di avvisi e informazioni agli utenti relativi alle corrette norme di comportamento avrebbero favorito la presenza di agenti infettivi sulle superfici. Ma carenze e omissioni non sarebbero finite qui. Gli agenti avrebbero constatato addirittura la mancata indicazione del numero massimo di persone ammesse a bordo così come si sarebbero rivelati insufficienti i segnali di distanziamento sui sedili e gli erogatori di gel disinfettante. Il risultato della indagine ha comportato sanzioni e segnalazioni alle autorità di responsabili e funzionari delle aziende di trasporto e tanti timori in più per i cittadini, che da oltre un anno sono subissati da notizie allarmanti senza vedere la luce in fondo al tunnel.