Milano: il Pd chiede di riattivare ospedali dismessi. A Roma no.
“Siamo nel mezzo di una crisi che richiede la massima responsabilità e la massima unità, anche per rispetto di chi, come medici e infermieri, sta combattendo in prima linea con grande spirito di abnegazione.” Lo ha dichiarato Carmela Rozza, consigliere regionale Pd della Lombardia, che ha aderito alla proposta che il presidente della giunta Attilio Fontana ha avanzato il 13 marzo scorso volta a utilizzare, per l’emergenza coronavirus Covid-19, gli ospedali dismessi di Legnano, Giussano e Vimercate. “Insistiamo sulla necessità di valutare le possibilità di riattivare questi nosocomi – prosegue Rozza – e fare ogni sforzo per renderli disponibili a fronteggiare il sovraffollamento dei reparti di terapia intensiva e sub intensiva. A Bergamo c’è il vecchio Papa Giovanni XXIII, per cui occorre avanzare richiesta urgente alla Guardia di Finanza, a Pavia si potrebbe utilizzare il Dea dismesso del San Matteo per i pazienti Covid-19. Queste strutture potrebbero essere recuperate relativamente in poco tempo e messe a disposizione del sistema sanitario per affrontare l’aumento dei ricoveri.” Situazione del tutto diversa a Roma, dove continua a divampare la polemica sulla riapertura del Forlanini, storico ospedale chiuso nel 2015, che 100 mila cittadini – firmatari di una petizione online – vorrebbero riutilizzare in parte, per fronteggiare l’eventuale picco della epidemia e la Regione Lazio a guida Pd non intende assolutamente riattivare, ricorrendo a posti letto in varie strutture, tra cui alcune private.