Diventa legge il Decreto Milleproroghe che, approvato il 29 dicembre scorso, era alle camere in attesa di conversione. La Camera dei Deputati ha approvato con 142 voti a favore, 90 contrari e quattro astenuti il testo che era passato in Senato. Numerose le novità attinenti alla sanità: la proroga per i medici di famiglia e i pediatri fino ai 72 anni che chiedano di restare in servizio, opzione valida fino al 2026 per sopperire alla carenza di professionisti. Una novità significativa è rappresentata dalla possibilità, per le Regioni, di usare i 340 milioni restanti dei 500 stanziati dalla Finanziaria di fine 2021, per far fronte alle maggiori spese del 2022 volte a recuperare le prestazioni perse in emergenza Covid. Nel provvedimento sono inoltre contenute norme per la stabilizzazione dei precari, annoso problema che finalmente troverà soluzione. Ė prevista inoltre la dotazione di 50 milioni, in cinque anni, a supporto del Piano oncologico nazionale, fortemente sostenuto dal ministro della Salute Orazio Schillaci. Nessuna proroga invece per il cosiddetto “pay-back” dei dispositivi medici, per cui le aziende produttrici che hanno sforato il budget di spesa, non otterranno alcuna proroga per ripianare il 50% del deficit ed entro aprile dovranno rimborsare cifre pari a un totale di 2,2 miliardi. Il decreto dà inoltre la possibilità di prorogare fino al 31 dicembre 2024 l’invio della ricetta medica in formato elettronico, soluzione invocata da medici e pazienti. (Nella foto: il ministro della Salute Orazio Schillaci)

Commenti Facebook:

Commenti