Milleproroghe: 50 milioni per l’oncologia
Nel decreto approvato il 23 febbraio, numerose norme innovative per la sanità
Diventa legge il Decreto Milleproroghe che, approvato il 29 dicembre scorso, era alle camere in attesa di conversione. La Camera dei Deputati ha approvato con 142 voti a favore, 90 contrari e quattro astenuti il testo che era passato in Senato. Numerose le novità attinenti alla sanità: la proroga per i medici di famiglia e i pediatri fino ai 72 anni che chiedano di restare in servizio, opzione valida fino al 2026 per sopperire alla carenza di professionisti. Una novità significativa è rappresentata dalla possibilità, per le Regioni, di usare i 340 milioni restanti dei 500 stanziati dalla Finanziaria di fine 2021, per far fronte alle maggiori spese del 2022 volte a recuperare le prestazioni perse in emergenza Covid. Nel provvedimento sono inoltre contenute norme per la stabilizzazione dei precari, annoso problema che finalmente troverà soluzione. Ė prevista inoltre la dotazione di 50 milioni, in cinque anni, a supporto del Piano oncologico nazionale, fortemente sostenuto dal ministro della Salute Orazio Schillaci. Nessuna proroga invece per il cosiddetto “pay-back” dei dispositivi medici, per cui le aziende produttrici che hanno sforato il budget di spesa, non otterranno alcuna proroga per ripianare il 50% del deficit ed entro aprile dovranno rimborsare cifre pari a un totale di 2,2 miliardi. Il decreto dà inoltre la possibilità di prorogare fino al 31 dicembre 2024 l’invio della ricetta medica in formato elettronico, soluzione invocata da medici e pazienti. (Nella foto: il ministro della Salute Orazio Schillaci)