Mistero da Vinci: il robot è sottoutilizzato
Robot da Vinci, gioiello della chirurgia mini-invasiva, punto di forza dell’ospedale San Giovanni, inaugurato con la dovuta enfasi il 24 gennaio 2008 è attualmente utilizzato a scartamento ridotto. Ė quanto riportato nell’interrogazione urgente, con obbligo di risposta scritta, presentata dal capogruppo dell’Italia dei Valori alla Regione Lazio Vincenzo Maruccio. “Se il progetto dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata è incrementare tale tipo di chirurgia – si chiede alla presidente commissario ad acta per la Sanità Renata Polverini – con l’obiettivo di consentire interventi chirurgici che consentano una rapida ripresa post-chirurgica e un rapido ritorno all’attività lavorativa e sociale, non si comprende perché i medici autorizzati dalla direzione ad operare con tale sistema risultino essere solo in due, nonostante siano presenti risorse interne abilitate a utilizzare la moderna strumentazione”.
La flessibilità e potenzialità dell’apparecchiatura consentono un vasto campo di applicazione: chirurgia generale e specialistica, chirurgia urologica e toracica, ginecologica, cardiochirurgia. Ai costi elevatissimi – 1,5 milioni di euro per l’acquisto, più la manutenzione e la strumentazione chirurgica – fanno da contraltare risultati eccellenti, sia sul piano aziendale, con riduzione dei tempi di degenza, delle complicanze e l’uso limitatissimo di trasfusioni di sangue, sia sul piano sociale con il miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Per l’utilizzazione del robot al San Giovanni fu compiuto uno studio di fattibilità che evidenziò, per l’intervento di prostatectomia radicale, una sostanziale equivalenza dei costi con la tecnica chirurgica a cielo aperto. “Considerato che il macchinario costa all’azienda ospedaliera circa 250mila euro annui solo di manutenzione – chiosa Maruccio – vorremmo sapere il motivo per cui, viene impedito a medici qualificati di svolgere l’attività di chirurgia robotica e a un ampio numero di degenti di fruire di questa sofisticata tecnologia”.