Doveva essere la novità del decreto legislativo 81 del 2008 “Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”: la patente a punti per i datori di lavoro. L’articolo 27 comma 1 bis del provvedimento stabilisce questo nuovo sistema di qualificazione che ha l’obiettivo di ridurre il rischio di incidenti. Un argomento di drammatica attualità, dopo il drammatico crollo nel cantiere del supermercato di Firenze. Si chiede, da più parti, l’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni preposte e questo potrebbe essere un piccolo ma determinante passo. Come verificatosi per la patente di guida – che nei dieci anni di attuazione dell’attribuzione di un punteggio ha visto notevolmente ridotti gli incidenti stradali – si è pensato che simile provvedimento avrebbe costituito un incentivo per adeguare i sistemi di sicurezza e i controlli nelle imprese. A tutt’oggi però nulla di fatto. Manca il decreto attuativo per cui la norma resta soltanto una vaga promessa. Il suo funzionamento è semplice: esattamente come la disposizione in vigore per gli automobilisti, a ogni azienda o lavoratore autonomo viene assegnato un punteggio iniziale, che, in caso di violazione delle norme di sicurezza, è soggetto a decurtazioni. Avere zero punti comporterebbe lo stop delle attività. Una disposizione dura ma necessaria, considerato lo stillicidio di morti. Ma l’attuazione completa della legge di tutela dei lavoratori è improcrastinabile, dovrebbe farsene carico la Conferenza delle Regioni, affinché venga emanato al più presto un regolamento univoco da far applicare ai responsabili e agli ispettori dei dipartimenti di Prevenzione e servizi di Sicurezza sul lavoro delle Asl. Anche questi in grande sofferenza: la legge prevede un ispettore ogni 10mila lavoratori ma in Italia siamo a un ispettore ogni 40mila persone impiegate e, considerata l’esigua dotazione di risorse destinate ai dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie, non c’è da nutrire alcuna speranza per quanto attiene all’ampliamento degli organici. Sarebbe auspicabile un intervento dell’Inail in tema di prevenzione e formazione dei lavoratori – considerato che l’istituto assicurativo lo prevede  quale scopo statutario – in un concerto di interventi tra le istituzioni preposte alla sicurezza di chi, uscendo la mattina per recarsi al lavoro, dovrebbe sempre poter tornare a casa la sera.

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