Uno strumento essenziale, necessario ma non troppo preso in considerazione. Si tratta del Registro tumori della Regione Lazio, istituito con la legge numero 7, approvata dalla Pisana il 12 giugno 2015. Con il registro si ha un quadro chiaro della epidemiologia del nostro territorio e ciò consente, in particolare, di indirizzare in modo oculato gli interventi di prevenzione, bonificando all’occorrenza il territorio in caso di manifesti pericoli per la salute. Una preoccupazione di cui si è fatto carico il presidente del Municipio Roma VI delle Torri, Nicola Franco che, in fatto di emergenze ambientali del territorio ne sa qualcosa, con l’impianto Ama di Rocca Cencia di trattamento meccanico-biologico (TMB) dei rifiuti indifferenziati, che sparge i suoi non benefici effluvi nei vicini quartieri di Finocchio, Pratolungo Casilino, Colle Regillo, Castelverde Osa, Colle del Sole, Villaggio Prenestino. Proprio i dati del registro tumori riferiti a Roma, anno 2019, individuano il municipio delle torri come il secondo nella capitale, con un 30,6% di incidenza della patologia, dopo il X di Ostia ed entroterra con il 30,9 di casi. Numerose, in proposito, sono le lagnanze dei cittadini che spesso sfociano in severe prese di posizione e mobilitazioni, considerato che non è solo l’impianto Ama a preoccupare ma, a poca distanza, c’è un altro sito di trattamento rifiuti di un privato e, per completare il quadro, in questa torrida estate numerose discariche di rifiuti hanno provocato violenti incendi, contribuendo a un notevole peggioramento della qualità dell’aria. In realtà, il presidente Franco si rivolge alle autorità competenti, sollecitando il riscontro dell’esito del monitoraggio epidemiologico delle zone citate, fin dal 2022 e ormai sono sette – con l’ultima nota protocollata in uscita il 9 agosto 2024 – le periodiche richieste al commissario straordinario della Asl Roma 2 Francesco Amato, al direttore del dipartimento di Prevenzione Fabio Vivaldi e all’omologo del distretto 6 di zona Giancarlo Tesone che, a quanto pare, non hanno ancora avuto risposta, sebbene questa volta siano inviate per conoscenza ai Carabinieri di zona. Necessita per il presidente, una accurata analisi delle condizioni di salute, suddivise per fasce d’età, considerate anche le istanze che provengono al suo indirizzo da parte dei cittadini allarmati. A quanto pare, la vicinanza dell’istituzione locale alla collettività non ha altrettanta corrispondenza da parte delle istituzioni sanitarie, da cui si attende da tempo un cenno di riscontro.

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