Nasce nel Lazio il registro tumori: la prevenzione diventa una realtà. Soddisfatto il M5s
Prevenzione nel Lazio: il registro tumori è una realtà. Via libera alla raccolta, elaborazione e registrazione di dati statistici completi e validati scientificamente su incidenza, prevalenza e sopravvivenza dei casi di tumore tra la popolazione regionale, secondo un andamento sia spaziale che temporale. Uno strumento che consentirà interventi mirati di prevenzione primaria e l’attivazione di campagne di diagnosi precoce e screening oncologici.
“In questo modo – recita il nuovo testo di legge – si potrà meglio valutare l’appropriatezza dei trattamenti terapeutici in oncologia, rilevando eventuali differenze nell’accesso alle cure erogate, in relazione alle condizioni socio-economiche del paziente oncologico, nonché all’area geografica di provenienza”.
Il Registro tumori verrà insediato presso il Dipartimento di Epidemiologia (Dep) del Servizio sanitario regionale e sarà collegato a cinque unità funzionali: una per la Città metropolitana di Roma e per ciascuna delle quattro province, più una unità a carattere regionale specifica per i tumori infantili. Responsabile della nuova struttura, un dirigente individuato nell’ambito del dipartimento, con documentata esperienza in epidemiologia. I registri tumori di Latina e Viterbo, come altri registri comunali esistenti, continueranno la propria attività di raccolta, elaborazione e registrazione dei dati: entro un anno sono chiamati ad adeguarsi al nuovo sistema di rilevazione. I medici di medicina generale, con i pediatri di libera scelta, partecipano alle attività del registro e sono tenuti a contribuire alla raccolta dei dati relativi a casi accertati o sospetti di tumori, nonché alla condivisione di terapie che abbiano mostrato la loro efficacia. I comuni del Lazio collaborano a loro volta alle operazioni svolte dal registro tumori sui dati sanitari e amministrativi degli ammalati.
“È un giorno storico per i cittadini del Lazio – ha dichiarato il primo firmatario della legge Davide Barillari del M5s – non solo perché questa è la prima legge proposta dal Movimento ad essere approvata dall’Aula ma perché il testo è frutto di un lungo lavoro di consultazione sul territorio con cittadini, professionisti e associazioni che almeno da vent’anni chiedevano a gran voce l’istituzione del registro tumori regionale, a fronte di dati sempre più preoccupanti sull’incidenza delle neoplasie sul nostro territorio, specie in alcune aree”.