Nel Lazio 15 milioni per l’assistenza alla persona
La giunta approva la proposta di legge per il sostegno del “caregiver” familiare.
Assistenza alla persona fragile, un impegno totalizzante che abbisogna di riconoscimento sia sul piano personale che su quello istituzionale. Ė orientata in questo senso la proposta di legge “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”, approvata dalla giunta della Regione Lazio l’8 febbraio, fortemente voluta dall’assessore ai Servizi sociali, disabilità e Terzo settore Massimiliano Maselli, a cui il presidente Francesco Rocca guarda con grande favore. “Abbiamo approvato in giunta una proposta di legge che renderà il Lazio una delle prime Regioni italiane a investire sui caregiver familiari. Stanzieremo 15 milioni di euro nel triennio 2024-2026, di cui il 20% destinati a quanti tra loro sono giovani studenti, dando un segnale concreto di vicinanza a figure spesso dimenticate” scrive sui social il presidente. Proprio questa è la novità rilevante del testo: aiutare i giovani assistenti alla persona fragile – che sia familiare o meno – a proseguire nel corso di studi, nonostante il gravoso impegno della cura a cui sono affidati. Si stima infatti che tra le persone addette alla cura dei più fragili, sia presente circa un 7% di ragazzi tra i 16 e i 26 anni. Per questo il testo normativo di 15 articoli, è tutto impernato sulla valorizzazione e la piena integrazione di questa figura, che svolge un ruolo centrale nell’ambito dei servizi sanitari, sociosanitari e socioassistenziali. La proposta di legge dovrà ora passare all’esame del Consiglio regionale e si spera in tempi brevi di licenziare il testo, affinché coloro che si dedicano ininterrottamente alla cura delle persone con disabilità, non autosufficienti o anziani fragili, possano godere di una disciplina organica che tuteli i loro diritti, rendendoli soggetti autonomi e distinti dall’assistito. Ulteriori previsioni della legge, attengono alla disponibilità di un budget personale per il prestatore di cura, a una maggiore flessibilità oraria, a un punteggio aggiuntivo nei concorsi pubblici per la professione infermieristica o per operatore sociosanitario e in più, facilitazioni per il riconoscimento di crediti formativi e la riduzione delle tasse universitarie. Idea guida del nuovo inquadramento degli assistenti alla persona è la creazione di una rete a supporto degli assistiti e degli stessi assistenti, affinché non sia lasciato solo chi si occupa di un parente non autosufficiente, facilitando l’intervento di specialisti che – ognuno per le proprie competenze e campi di azione – possano intervenire in caso di necessità. Il provvedimento, avviato all’iter previsto per la discussione e approvazione, vede un’azione collegiale di sostegno da parte di alcuni esponenti politici di FdI di primo piano, tra cui la consigliera regionale del Lazio Edy Palazzi che, in una dichiarazione evidenzia la complessità dell’impegno dei “caregiver”, sottolineando le “ricadute importanti dell’assistenza prestata sulla qualità della vita personale”. Sull’importanza del sistema regionale dei servizi di assistenza alla persona si sofferma il vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera Luciano Ciocchetti, sottolineando come il provvedimento regionale si allinei a quello presentato dallo stesso a Montecitorio. Un’azione politica che colloca le istituzioni “dalla parte dei fragili”, ponendo in primo piano una figura professionale fino a ora poco conosciuta e considerata.