Nel Pontino consultorio antiviolenza per minori

Un centro antiviolenza per minori, con servizio di accoglienza, orientamento e sensibilizzazione. Ė questo il traguardo raggiunto grazie a una convenzione stipulata tra la Regione Lazio e il consultorio familiare diocesano “Crescere Insieme” di Latina, gestito dalla “Associazione per la famiglia” onlus. Lo comunica in una nota Monica Sansoni, garante regionale per l’Infanzia e l’adolescenza, in seguito al protocollo d’intesa siglato il 18 febbraio scorso. Una realtà attiva nel territorio, che si avvale degli uffici di “Giustizia riparativa” e di “In mediazione…” per la conciliazione e la risoluzione dei conflitti, in ambito minorile, sulla base dell’incontro tra le parti con l’assistenza di un mediatore. Un istituto previsto dal Dpr 84 del 2015, mutuato dalla britannica “restorative justice”, affidato alla responsabilità dell’avvocato Pasquale Lattari. Il centro, presieduto da Vincenzo Serra, secondo la Garante Sansoni, oltre alle garanzie di accoglienza, ascolto, orientamento per minorenni e adolescenti vittime di reato, “fornisce gli strumenti e le tutele previste dal nostro ordinamento, rappresentando un presidio territoriale di grande rilevanza sotto il profilo penale e civile, di tutela e protezione. “L’istituzione del primo Centro antiviolenza per minorenni e adolescenti della Regione Lazio – sostiene Sansoni – di cui si è programmata immediata estensione a tutte le province del Lazio, vuole così rappresentare una forte e valida risposta istituzionale e professionale a fronte di eventi, nel territorio locale e non solo, che destano sempre più allarme sociale intorno alla fragile condizione del minore e della famiglia in questi ultimi anni”. Nella nota si sottolinea il particolare stato di vulnerabilità in cui si trovano le vittime e si riconosce l’esperienza nel settore della “Associazione per la famiglia”, che fin dal 2006 opera nell’ambito della mediazione penale minorile, avendo acquisito negli anni, competenze multidisciplinari grazie all’apporto di numerose figure professionali, tra cui avvocati, sociologi, psicologi, assistenti sociali, criminologi, criminalisti, educatori, nonché il costante rapporto con uffici giudiziari in tutto il territorio regionale.

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