Non solo Policlinico: Bartolazzi, sottosegretario alla Salute, visita l’Angelucci di Subiaco
Da Roma alla provincia. Un’azione ad ampio raggio quella del ministero della Salute che, in contemporanea alla visita di Giulia Grillo al policlinico Umberto di Roma, invia il sottosegretario Armando Bartolazzi all’ospedale Angelucci di Subiaco e alla Rems (residenza per che sostituisce gli ospedali psichiatrico-giudiziari chiusi) afferente alla stessa struttura. Criticala situazione trovata in pronto soccorso: affollamento, pazienti in attesa di un posto letto, personale stremato per le condizioni di disagio lavorativo. L’ospedale, amministrato dalla Asl Roma G, è al centro del distretto 4 che conta molti comuni, con una popolazione residente di circa 35mila abitanti, di cui il 30 per cento di ultrasessantacinquenni. Il bacino di utenza si arricchisce di ulteriori 650mila presenze annue, considerata la vocazione turistica del luogo, ricco di santuari, monasteri, riserve naturali e stazioni sciistiche, con lunghi tempi di percorrenza verso i reparti di emergenza. Dopo una verifica delle condizioni del nosocomio, privato di servizi preziosi a causa dei tagli lineari alla sanità, il professor Bartolazziha rilevato che la struttura “non può più fare a meno di reparti atti ad affrontare le emergenze, come Rianimazione, Cardiologia, Ortopedia e Ginecologia”. L’esponente governativoha inoltre affermato che occorre potenziare i servizi per la prevenzione, come ladiagnostica ambulatoriale e potenziare quelliin grado di fornire risposte al territorio in tempi accettabili. Da parte del commissario della Asl Giuseppe Quintavalle, sono arrivate rassicurazioni circa le opere antisismiche per la messa in sicurezza dell’edificio, la realizzazione dell’elisuperficie, i cui lavori dovrebbero partire entro breve, la ristrutturazione del pronto soccorso, la dotazione di un apparecchio all’avanguardia per la Tac, se arriveranno fondi dal ministero. A garanzia di tali impegni, il sottosegretario ha chiesto l’illustrazione delle criticità con uno specifico documento, al fine di arrivare alla “realizzazione di un ospedale montano che possa fornire risposte adeguate”.
